In attesa di buone notizie sulla riapertura degli impianti di risalita di Camigliatello e Lorica e con i dati confortanti delle prenotazioni per il periodo delle festività natalizie, in Sila si è ufficialmente costituito il Distretto turistico dell'Altopiano, già riconosciuto a livello ministeriale, al quale aderiscono 28 comuni per la quota pubblica e numerosi soggetti privati tra reti imprenditoriali e associazioni di categoria. Promosso dal Gal Sila, l'organismo è stato tenuto a battesimo a San Giovanni in Fiore, nel corso della giornata conclusiva degli Incontri sul turismo montano sostenibile, kermesse organizzata da Destinazione Sila e articolata in diversi appuntamenti e workshop di formazione, confronto e dibattito, incentrati sulla valorizzazione di un'area ricca di risorse e potenzialità.

Ente di raccordo

Il distretto turistico sarà la cabina di regia, l'ente di coordinamento delle attività di programmazione, di riqualificazione dei servizi territoriali e di promozione dell'accoglienza. La costituzione giuridica era il passo necessario per garantirne la piena operatività. Ragionare in un'ottica di sistema eviterà la frammentazione e la dispersione dell'offerta, condizioni che fino ad oggi hanno relegato la Sila ad una posizione marginale rispetto ai flussi turistici nazionali ed internazionali. «Negli anni passati è mancata una programmazione turistica integrata e condivisa. È stata data priorità alla realizzazione di infrastrutture e investimenti materiali. Il turismo invece – ha evidenziato Daniele Donnici, presidente di Destinazione Sila – richiede ben altro.

Occorre una consapevolezza dell’accoglienza che parta dai residenti, passi per gli operatori turistici e tutti i corpi intermedi e arrivi fino alle amministrazioni pubbliche. Servono competenze più evolute e aggiornate nella narrazione e nella digitalizzazione, fino ad arrivare alla promo-commercializzazione. Non è sufficiente – ha concluso Daniele Donnici – avere un buon prodotto se non abbiamo ben chiaro quali sono i nostri mercati di riferimento».

C'è anche l'Ente Parco

Il Distretto turistico annovera anche l’adesione dell’Ente parco nazionale della Sila. «Abbiamo da subito condiviso questo progetto - spiega il direttore del Parco Domenico Cerminara - Lo consideriamo un altro strumento importante per il territorio in aggiunta alla CETS, la Carta europea per il turismo sostenibile e alla ZEA, la Zona economica ambientale». Il sindaco del comune di Casali del Manco, Stanislao Martire, parla di giornata storica: «Siamo stati bravi a mettere da parte vecchie gelosie e diffidenze. Da soli non si va da nessuna parte, mentre insieme possiamo diventare grandi. Non partiamo da zero – ha aggiunto il primo cittadino – dobbiamo semplicemente cambiare mentalità e pensare in positivo, in modo da rendere attrattivo questo territorio».

Entro fine gennaio, si terrà l’assemblea dei soci fondatori per la definizione della governance e della struttura tecnica che avvierà le attività di animazione territoriale e di programmazione.