Il primo “Forum regionale sul ritorno alla terra e all’entroterra” si terrà domenica 9 dicembre alle ore 16 a Palazzo Sanseverino Falcone ad Acri. L'evento è promosso dall’amministrazione comunale in partnership con la Condotta Slow Food Pollino Sibaritide Arberia. Ad annunciarlo è il sindaco della città, Pino Capalbo: «Secondo la Coldiretti  - afferma in una nota - il numero delle imprese agricole italiane condotte da under 35, che vedono nel Made in Italy e quindi nella filiera corta territoriale nuove prospettive di futuro, in controtendenza con i dati della disoccupazione giovanile è cresciuto del 5% nel 2018 (portando l’Italia al vertice di questa classifica in UE con 55 mila imprese agricole)».

 

Sempre citando lo studio il sindaco spiega che «se le aziende agricole dei giovani possiedono una superficie superiore di oltre il 54% alla media, un fatturato più elevato del 75% della media e il 50% di occupati per azienda in più e se, ancora, secondo il Censis, oltre 8 italiani su 10 (82,1%) sarebbero contenti se il proprio figlio lavorasse in agricoltura (l’86,2 se si considerano soltanto i genitori laureati) e se, infine, sono stati ben 30 mila nel solo 2016/2017 i giovani che hanno presentato in Italia domanda per l’insediamento in agricoltura dei Piano di sviluppo rurale (Psr) dell’Ue, con il 61% al Sud e nelle Isole, allora è evidente che siamo di fronte ad una vera e propria rivoluzione, quella del ritorno alla terra, nella quale il Mezzogiorno, la Calabria e soprattutto le sue aree interne sono obbligate dalla storia a svolgere un ruolo da protagonista».

 

L’evento ha ricevuto il patrocinio ufficiale della Regione Calabria attraverso una comunicazione trasmessa dal presidente Mario Oliverio al fiduciario Slow Food Lenin Montesanto. Formulando i migliori auguri di riuscita agli organizzatori, nella lettera il governatore sottolinea inoltre «la significativa rilevanza ed il valore regionale della manifestazione di Acri, coerente con le finalità istituzionali della Regione Calabria e con i principi di crescita economica, sociale e culturale della comunità calabrese». Il sindaco di Acri continua: «Per la prima volta in un evento regionale destinato a far esprimere testimonianze ed esperienze di ritorno alla terra di tutta la regione  insieme a Slow Food ci confronteremo sulle prospettive socio-economiche e culturali di quello che sta diventando un vero e proprio esodo verso la terra, le campagne e verso l’entroterra, paragonabile in senso inverso, a quanto accaduto a seguito della Rivoluzione Industriale. Quella che è cambiata, anche nella nostra regione – prosegue – è la percezione sociale dell’agricoltura».

 

Il sindaco spiega che se «molti giovani studiano e si preparano per diventare coltivatori e per inseguire un sogno imprenditoriale lontano dal traffico, dallo smog e dallo stress. E chi si impegna oggi in agricoltura è animato da una consapevolezza molto differente da quanto accadeva in passato. Il ritorno alla terra rappresenta oggi una scelta e non una condizione da cui fuggire. Una motivazione che si declina in progetti imprenditoriali diversi. Ringrazio – conclude Capalbo – la Condotta Slow Food Pollino Sibarite Arberia per aver condiviso con noi questa iniziativa che non ha precedenti in Calabria e che, non a caso da una delle realtà più importanti dell’entroterra calabrese e meridionale, vuole indicare e rappresentare un punto di partenza per una riflessione più ampia sulla capacità di questa terra di riappropriarsi, attraverso il cibo, del suo complessivo patrimonio identitario. E, quindi, del suo futuro eco sostenibile e durevole».