I tecnici di Rfi e Italferr hanno illustrato in un webinar il tracciato del lotto che va da Romagnano alla città cosentina, toccando in tutto 22 comuni. Ancora dubbi sul tratto che conduce poi sino a Tarsia
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È ripartito il dibattito pubblico sulla nuova linea dell’alta velocità. In un webinar tecnici di Rfi e Italferr hanno analizzato il lotto 1b (Romagnano - Buonabitacolo) e il lotto 1c (Buonabitacolo - Praia) che è quello che interessa più da vicino la Calabria.
La premessa è che si tratta di un’opera ingegneristica di grande complessità, sulla quale però Rfi scommette molto. In apertura di incontro, infatti, sono stati illustrati gli investimenti che Rfi ha in agenda. L’alta velocità Salerno- Reggio Calabria rappresenta un investimento da 30,2 miliardi di euro. Ma per quanto riguarda la Calabria non sarà il solo. Nei progetti c’è anche il finanziamento della linea jonica per 1,2 miliardi per aumentare l’interconnessione della nostra regione.
Scendendo nel dettaglio i progettisti hanno spiegato quello che sarà il tracciato. Una linea che attraverserà ben tre regioni (Campania, Basilicata e Calabria), tre capoluoghi come Salerno, Potenza e Cosenza e interesserà più di 22 comuni. Per capire, però, la complessità del Lotto 1C, lungo 46 km, bisogna considerare che l’alta velocità correrà per l’80% in galleria. Va poi considerata la particolare orografia del territorio attraversato da montagne che scendono a picco sul mare, da diverse faglie franose e centri molto antropizzati. I tecnici di Italferr, che è la società di ingegneria di Rfi, hanno spiegato nel dettaglio il tracciato, anche dal punto di vista dell’impatto ambientale al quale si è posta particolare attenzione. Basti pensare che nonostante il tracciato sia per l’80% in galleria, Rfi ha previsto comunque la realizzazione di 8.524 metri di barriere antirumore. Anche l’utilizzo dei cantieri è stato studiato nel dettaglio non solo come ubicazione, ma anche sotto il profilo del riuso dei materiali. Secondo le stime presentate, il 93% della produzione di materiali di scavo verrà riutilizzata internamente al cantiere ed esternamente per attività di rimodellamento morfologico e ripristino ambientale delle cave dismesse. Almeno il 70% dei rifiuti prodotti verrà poi avviati al recupero.
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Venendo al tracciato esso è conosciuto. Si estende per 46 km di cui 37 di gallerie, 5 Km di viadotti utilizzati ad esempio per scavalcare la Ss 17, l’A/2, la Ss 18 e 4 km all’aperto. La velocità dovrebbe raggiungere i 300 Km/h e l’obiettivo finale è quello di coprire in quattro ore la tratta Roma-Reggio Calabria e tre ore Napoli-Reggio Calabria.
La call è stata seguita da oltre 100 persone, segno evidente del grande interesse che c’è intorno all’opera. D’altronde come ha detto il coordinatore del dibattito pubblico, Roberto Zucchetti, se l’investimento di Rfi è di 30 miliardi l’opera porterà un indotto economico di una certa consistenza.
I tempi sono fissati al 2030. Il Lotto 1C è passato al vaglio del Consiglio superiore dei Lavori pubblici e adesso è atteso alla conferenza dei servizi di cui il dibattito pubblico fa parte. Non serve ad imporre alcunché ma solo a raccogliere critiche e suggerimenti da parte degli interessati che poi saranno valutati dai progettisti. Per Rfi l’obiettivo è quello quindi di concludere gli iter autorizzativi entro un anno e poi realizzare l’opera nei successivi 5/6 anni.
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Non c’è stato molto tempo per le domande, anche perché i veri problemi nascono nel prosieguo dell’opera ovvero nel tratto che va da Praia a Tarsia. Lì ancora, come dimostrato dalla risposta all’interrogazione di Paola De Micheli (Pd) del Governo, ci sono ancora dubbi sul tracciato. Dalla Sibaritide contestano la scelta di proseguire sulla dorsale tirrenica perché questo significherebbe tagliare fuori dal processo tutta la zona jonica. Rfi tranquillizza tutti dicendo che sono previsti investimenti che da Gioia Tauro rafforzeranno la linea jonica per permettere anche alle merci che arrivano al porto di immettersi sulla dorsale adriatica che è quella principale per il trasporto merci.
Il dibattito pubblico riprenderà il prossimo 4 dicembre. Nell’occasione Zucchetti promette che verrà dato grande spazio alle domande. Che sono molteplici, soprattutto per il tratto Praia-Tarsia.