Alcuni dipendenti della società che gestisce la raccolta aspettano fino a tre mensilità. Il segretario Slai Cobas, Piperno: «Qualcuno dia delle risposte»
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86 giorni. Da tre mesi un gruppo di lavoratori della Locride Ambiente, la società che gestisce la raccolta rifiuti sul territorio, non percepisce lo stipendio. Un ritardo stigmatizzato con forza dallo Slai Cobas che, attraverso il responsabile provinciale Nazzareno Piperno, ha deciso di informare della situazione il prefetto di Reggio Calabria Massimo Mariani.
«Una società del genere rappresenta – tuona il sindacalista - il degno specchio di quello che è oggi l'immagine della nostra regione ormai allo sbando per mille motivi ed in cui sembra che non esistano limiti all'arroganza di chi si diverte evidentemente a vessare le categorie più deboli certo dell'impunità che gli deriva dall'assoluta assenza di controlli e dalla certezza che i responsabili di tale deficitaria gestione aziendale non verranno ai chiamati a rendere conto delle proprie nefandezze».
«Qualcuno che animato da buone intenzioni e da un serio spirito di servizio decida oggi di candidarsi ad un ruolo nel prossimo Consiglio regionale o in uno qualsiasi dei consigli comunali di prossima formazione – osserva Piperno - crediamo debba porsi il problema di dare una qualche risposta a questi lavoratori che sono sì elettori ma prima ancora sono persone che non ci meraviglieremmo rompessero gli indugi da un giorno all'altro rifiutandosi di lavorare, e perchè no, interrompessero un servizio che solo loro sinora si sono preoccupati di mandare avanti ricevendo solo umiliazioni e delusioni».