VIDEO | Dopo aver ceduto a Rfi il raccordo ferroviario, il consorzio regionale non gestirà i 6 milioni ottenuti grazie all'emendamento presentato dal senatore pentastellato Fabio Giuseppe Auddino
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Si va verso un accordo tra Regione e Autorità portuale per spendere i fondi destinati all’area retroportuale grazie al cosiddetto “emendamento Auddino”. Nell’ultima Finanziaria, il senatore 5 Stelle era riuscito a fare inserire una posta di 6 milioni di euro – da spendere in 3 anni – per la riqualificazione dell’asse viario interno alle zone industriali gestite dal Corap, e ora il parlamentare annuncia che sarà l’ente portuale a pianificare ed eseguire la spesa.
«Si va verso un accordo di programma – spiega Auddino – e va apprezzata la tempestività con cui la Regione si è messa a disposizione per devolvere le somme a favore dell’Autorità portuale». È il secondo duro colpo che deve incassare il Corap, l’ente strumentale regionale che ha già ceduto il controllo del raccordo ferroviario – passato ad Rfi, secondo quanto annunciato dalla ministra De Micheli – e ora vacilla anche rispetto alle infrastrutture stradali. «Purtroppo oggi – prosegue Auddino – il retroporto è un pessimo biglietto da visita, manca la manutenzione stradale, molti tratti di illuminazione sono fatiscenti e abbondano le erbacce. Con questi fondi riusciremo a riqualificare un’area che servirà a rendere più appetibili le zone industriali, da guardare per il futuro in uno sguardo di insieme con il porto».
Anche sul fronte del porto in senso stretto Auddino annuncia novità. «Ho preparato e fatto presentare dai colleghi deputati del mio movimento – conclude – un emendamento che propone che l’agenzia portuale, creata per assicurare reddito e formazione ai lavoratori licenziati 3 anni fa, possa assorbire anche quei portuali che non sono alle dipendenze del terminalista dei container, mi riferisco cioè a quelli delle imprese che offrono servizi e della società Automar».