La Cittadella regionale non ha ancora trovato una banca a cui affidare il servizio di tesoreria della giunta, degli enti strumentali e degli enti del Servizio sanitario regionale. Gli esperimenti di procedure a evidenza pubblica, gli ultimi due dei quali tentati nel 2023, sono andati deserti.

Il servizio è andato avanti in regime di proroga e il Tar, con una sentenza dello scorso 10 luglio, ha fissato al 31 dicembre il termine finale della Convenzione a cui è affidata la gestione. Da ieri, in sostanza, la Regione dovrebbe avere un tesoriere scelto sulla base di un bando di gara. Impossibile, visti tentativi falliti nell’ultimo anno e il mancato arrivo di offerte per la partecipazione all’ultima gara, certificato da una nota dello scorso 13 settembre. Il tesoriere si cerca ma non si trova, il servizio va comunque previsto e, per la burocrazia regionale, «ricorrono le condizioni di estrema urgenza che possono giustificare il temporaneo affidamento diretto». Per la Regione non c’era un’altra strada se non affidarsi alle banche che fanno parte del raggruppamento temporaneo d’impresa che fa da temporaneo tesoriere: Bper Banca, Bnl e Banca Intesa Sanpaolo.

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L’ok degli istituti di credito è arrivato: problema risolto, almeno per il momento e in attesa dell’effettivo svolgimento della gara prevista e mai ultimata. Dall’1 gennaio al 31 dicembre 2024, senza che vi sia la possibilità di una ulteriore proroga, il servizio di tesoreria sarà assicurato a seguito della «proposta economica non trattabile formulata» dai futuri gestori: l’impegno di spesa previsto è di un milione e 70mila euro. La speranza è quella di poter chiudere la lunga fase degli affidamenti diretti prima della fine dell’anno. La continuità è garantita, il futuro resta appeso alla partecipazione delle banche alla prossima procedura di gara: la terza in poco più di un anno.