VIDEO | Manifestazione organizzata da Cigil, Cisl e Uil. I pompieri rivendicano stipendi e copertura infortunistica adeguati considerato l'alto rischio che il loro lavoro prevede ogni giorno
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Monta la protesta anche tra i vigili del fuoco del comando provinciale di Reggio Calabria. Stamani infatti, è stato organizzato un sit in da Cgil, Cisl e Uil per rivendicare l’equiparazione degli stipendi con le altre forze dell’ordine, ma anche un adeguata copertura infortunistica. Una manifestazione che avviene a pochi giorni dalla tragedia di Alessandria dove sono morti tre giovani vigili del fuoco e tra questi Nino Candido, originario proprio della città dello Stretto. «Siamo ancora a lutto per la morte dei nostri colleghi - afferma Francesco Callea, segretario provinciale della Cisl funzione pubblica - ed in un momento di profondo dolore come questo si pongono in luce le criticità che ci riguardano. Abbiamo gli stipendi più bassi rispetto ai nostri colleghi europei e soprattutto a livello infortunistico non abbiamo adeguate garanzie. Per le famiglie, e la mia è una provocazione, forse è meglio che moriamo rispetto a quando ci facciamo male - ha concluso - almeno vengono riconosciute le indennità». I vigili del fuoco sono quasi 30 anni che rivendicano questi diritti. Un lavoro, il loro, prezioso per tutti i cittadini, e anche per l’ambiente, che li vede sempre in prima linea e ogni giorno impegnati con rischi per altissimi per la propria incolumità.
«Pretendiamo il riconoscimento della specificità del nostro lavoro, sottolinea - Antonino Provazza, segretario regionale della Uilpa Vigili del fuoco Calabria - con somme adeguate e non con inutili elemosine e continue promesse puntualmente disattese. Pretendiamo una reale equiparazione stipendiale e pensionistica alle forze di polizia. Pretendiamo tutele adeguate in caso di infortuni, infermità o, peggio, decessi, che purtroppo nel nostro mestiere si verificano spesso. Pretendiamo, sì. Noi pretendiamo, però, solo ciò che un Governo accorto dovrebbe darci senza neanche chiedere».