VIDEO| Il segretario aggiunto Luigi Sbarra: «Per pianificare lo sviluppo del porto di Gioia Tauro è fondamentale il dialogo con le parti sociali. La scelta deve essere condivisa».
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Lavoro, infrastrutture, zona economica speciale, e trasporti al centro del consiglio generale della Cisl di Reggio Calabria che si è svolto stamani, presso l’hotel “Excelsior”. La sigla sindacale fa il punto quindi, sulle criticità nei vari settori e ha delineato le politiche e le sfide su cui puntare. Dal consiglio emerge una chiara richiesta alle al Governo e alle istituzioni regionali: "occorre dialogare con il mondo sindacale per il rilancio della Calabria", così come rivendicato dal segretario generale aggiunto Luigi Sbarra in riferimento alle politiche da adottare per lo scalo di Gioia Tauro in vista della costituzione dell’ “Autorità portuale dello Stretto.
«Bisogna fare di Gioia Tauro- ha detto Sbarra- un vero punto di eccellenza del processo di crescita e dello sviluppo della Calabria e del Mezzogiorno. Ecco perché andrebbe individuato- ha proseguito il segretario generale aggiunto- una sede e un luogo di confronto tra le Istituzioni, con le parti sociali con lo scopo di pianificare e rendere condivisa la scelta su Gioia Tauro. Per il segretario provinciale reggino, Rosi Perrone invece, occorre che la città metropolitana faccia sentire la sua voce in Regione.
«La Città Metropolitana senza tentennamenti, ha dichiarato Perrone nella sua relazione- punti ai piani urbani di mobilità sostenibile e a progetti credibili per la portualità, Gioia Tauro soprattutto. La Zes deve essere pienamente operativa. A questo bisogna affiancare una forte pressione da parte nostra ed a tutti i livelli all’annosa questione del potenziamento del porto gioiese. Ed oggi se il nuovo Governo battesse un colpo, ci potrebbe essere la reale possibilità di voltare pagina in direzione di uno sviluppo produttivo, vista la firma del decreto che chiude la procedura di attivazione della Zes in Calabria.
Ma accanto a questo, ha chiosato il segretario provinciale- occorre una politica forte ed un management in grado di far ripartire l’aeroporto di Reggio Calabria, proprio per dar sfogo alla continuità territoriale e non immaginare un sistema integrato di trasporti a compartimenti stagni. Troppo chiacchiere e troppa bagarre politica per un disagio che mette a dura prova il turismo in città. Occorre lavorare quindi, tutti sotto un’unica bandiera senza puerili campanilismi che non fanno bene alla città».