Il Grande Alberto Miramare, palazzo in stile neoclassico con decorazioni liberty situato al centro di Reggio Calabria e con un affaccio unico sullo Stretto, da anni chiuso, resterà una struttura recettiva di pregio e sarà sottoposto a un restyling esterno, al fine di valorizzare la sua importanza storica. Sono queste, al momento, le certezze che segnano il percorso accidentato che dovrebbe condurre al recupero e alla riapertura del pregiato immobile, adibito a struttura recettiva nel cuore della città, sul centrale corso Vittorio Emanuele III ma che ancora resta chiuso.

Il restyling esterno è eseguito con le agevolazioni del bonus del 110%, attivato dalla Società gestione e servizi Sgs srl che lo scorso anno ha sottoscritto un contratto di locazione con il Comune con l’impegno di ristrutturare lo stabile di pregio e di riaprirlo. Ad angolo con la via Giudecca, sono stati infatti allestiti i ponteggi mobili per i lavori di ammodernamento delle facciate e di efficientamento energetico dell’immobile, per un ammontare di oltre un milione e mezzo di euro. Sulla carta, la fine dei lavori è fissata a luglio ma nella realtà, considerato lo stato dell’arte, con ogni probabilità ci saranno dei ritardi.

Le interdittive e i ritardi

Dopo gli sforzi dello scorso anno per ricomporre i rapporti con il Comune a causa dell’interdittiva antimafia intervenuta tra l’aggiudicazione nel 2019 e la sottoscrizione del contratto avvenuta poi nel 2021, e per dare nuovo slancio alla sua azione determinata e finalizzata alla riapertura della pregevole struttura recettiva, la Società Gestione e Servizi Sgs srl è stata sottoposta ad amministrazione giudiziaria, misura particolarmente impattante per un’impresa che ha nuovamente ostacolato il regolare prosieguo delle attività, generando rallentamenti e ritardi.

Il contratto di locazione sottoscritto con il Comune, dopo un accordo transattivo lo scorso anno, prevede ancora l’esenzione dal pagamento del canone per i primi di diciotto mesi che scadranno ad ottobre prossimo, momento dal quale la Società dovrà versare al Comune il canone pattuito. La clausola avrebbe dovuto consentire alla Società di compiere, in questo frangente che sta decorrendo, quei lavori di ristrutturazione e di riaprire l’Albergo. Purtroppo la nuova interdittiva intervenuta ha paralizzato questo iter. Intanto la stessa Società si è attivata per avviare il restauro conservativo delle facciate esterne, con parere favorevole della Soprintendenza dell’ottobre scorso.

Ancora chiuso ma con un restyling esterne alle porte

Mentre si resta in attesa di capire come e quanto tale situazione si ripercuoterà sul progetto di recupero e rilancio dello storico immobile nel suo complesso, rimangono costanti le interlocuzioni tra l’amministrazione giudiziaria della Sgs e Comune di Reggio Calabria, che continua a vigilare su questa di questa punta di diamante del suo patrimonio immobiliare storico e architettonico.

«Vigiliamo con fiducia»

«Il Grande Albergo Miramare - spiega l’assessora alle Attività Produttive del comune di Reggio Calabria, Angela Martino - è ritenuto dall’Amministrazione comunale un asset strategico, motivo per il quale non lo abbiamo dismesso e abbiamo assunto la ferma decisione di non mutarne la destinazione. Sono note le vicende che hanno riguardato la ristrutturazione del bene. Ciò che possiamo dire alla città è che, grazie alla prontezza con cui la società di gestione e servizi ha colto l’occasione del bonus 110%, presto avremo nuovamente un albergo di pregio con gli esterni ammodernati, funzionale e sostenibile dal punto di vista energetico. Accogliamo con soddisfazione questo intento della società e vigiliamo perché siamo consapevoli dell’attesa e dell’importanza del Miramare per la città di Reggio», conclude l’assessora alle Attività produttive del comune di Reggio Calabria, Angela Martino.