«La settimana subito dopo Pasqua si è aperta con un evento storico per la nostra città, che ha cambiato la vita di 112 famiglie reggine. L’amministrazione comunale guidata dal sindaco Falcomatà, grazie alla sinergia con la Regione Calabria nella persona del On. Romeo, è riuscita ad ottenere un risultato sul quale in tanti ormai non speravano più e sul quale si è lavorato in squadra per il sommo obiettivo del bene comune: il riassorbimento dei lavoratori ex Lsu/Lpu ed ex art.7 che erano stati trasferiti dall’amministrazione comunale nel 2007 all’interno della Multiservizi, che per colpe non loro, si erano ritrovati senza lavoro dall’oggi al domani con la liquidazione della società dovute alle infiltrazione della ndrangheta».


È quanto si legge in un comunicato diramato dal Comitato dei lavoratori Lsu/Lpu ed ex Art.7 in merito alla recente firma sui contratti di lavoro per 112 unità rimaste senza occupazione dopo lo scioglimento della Multiservizi per infiltrazioni mafiose.
«Un risultato - continua la nota - che va ascritto principalmente alla tenacia dimostrata dai già citato sindaco Falcomatà, e dal consigliere Sebi Romeo, che si sono spesi in questi anni, in collaborazione con gli altri amministratori del Comune, della Città Metropolitana e della Regione, per fare in modo che i diritti di noi lavoratori fossero definitivamente riconosciuti attraverso il reintegro nell’organico comunale».


Unica nota stonata, a sentire i lavoratori, sono state le «polemiche sollevate, in maniera strumentale, da qualche gruppetto di persone che invece di pensare al bene dei lavoratori, tenta di fare politica spicciola agitando fantasmi che non esistono». «Noi - incalzano -  non ci stiamo a queste stupide strumentalizzazioni. Noi siamo entrati a far parte del bacino regionale degli Lsu/Lpu alla fine degli anni Novanta con selezioni di evidenza pubblica».


«Per noi - concludono - è una nuova ripartenza. Ci auguriamo che la sinergia tra Comune e Regione continui per definire nel più breve tempo di legge la nostra definitiva contrattualizzazione».