VIDEO | Sono almeno quattro i mesi arretrati che Palazzo San Giorgio deve saldare agli operatori. Forza Italia attacca l'amministrazione e chiede l'immediato pagamento. L'assessore ai servizi sociali Nucera ammette i ritardi ma dichiara che i disagi non si verificheranno il prossimo anno
Tutti gli articoli di Economia e lavoro
PHOTO
La scuola è finita, i banchi sono vuoti come le tasche dei 140 assistenti educativi a cui il comune di Reggio Calabria deve ancora saldare 4 stipendi. Un servizio, questo, molto delicato e fondamentale, essendo una figura di supporto a centinaia di bambini, che durante l’anno scolastico appena trascorso ha registrato continue problematiche sul fronte dei pagamenti. La minoranza, facente parte della Commissione controllo e garanzia, attacca l’assessorato e invoca al più presto il saldo delle spettanze arretrate che stanno mettendo in ginocchio molte famiglie. «Non è possibile più chiedere ulteriori sacrifici ai cittadini, chiosa Mary Caracciolo capogruppo di Forza Italia, non è possibile pensare che solo a seguito delle rimostranze vengano effettuati i pagamenti. È ora che il Comune trovi della soluzioni. Le risposte che abbiamo richiesto nelle commissioni opportune - continua - non sono state sufficienti a chiarire ciò che più conta, ossia quando effettivamente avverrà il pagamento delle spettanze. Inoltre occorre che l’amministrazione eviti nel futuro gli stessi errori».
La replica dell’assessore Nucera
Dal canto suo Palazzo san Giorgio ammette i ritardi; queste somme gravano interamente sul bilancio del Comune che ancora non è stato approvato. L’assessore ai Servizi sociali Lucia Nucera garantisce che i soldi verranno versati e annuncia che dall’anno prossimo, per evitare i disagi, i fondi verranno stanziati attraverso un apposito progetto metropolitano. «Siamo mortificati - dice alla nostra testata la Nucera - sappiamo delle enormi difficoltà che ogni giorno gli assistenti educativi devono affrontare per via dei mancati pagamenti. Stiamo lavorando con l’ufficio Finanze affinchè gli stipendi vengano saldati al più presto. Gli operatori verranno pagati, di questo ne possono stare certi».
Anni e anni di cattiva gestione delle spese, da parte della politica, inevitabilmente si stanno ripercuotendo su tutti i servizi che il comune eroga e ha erogato. L’ombra del dissesto finanziario e le “bacchettate” della Corte dei Conti di fatto paralizzano l’ente che si ritrova continuamente il conto in “rosso” e con cittadini e lavoratori giustamente infuriati. Lavoratori, come in questo caso, indispensabili per la società che da un lato sono comunque obbligati, sia per dovere che per morale, a recarsi a scuola per espletare il servizio, ma che ogni giorno combattono nel presente con il senso di frustrazione e quello di incertezza per il proprio futuro. L’assessore Nucera, proprio per evitare che la storia si ripeta, ha dichiarato alla nostra testata che «per i prossimi tre anni i loro stipendi non attingeranno dai fondi di bilancio dell’ente, ma saranno fondi del Poc Metro per evitare queste difficoltà».