«Oggi abbiamo la necessità di collaborare tutti perché il turismo si fa anche con la collaborazione dei cittadini. Ho ricevuto tanti messaggi, tante chiamate, anche da Bruxelles». Ha chiesto il sostegno di tutti, cittadini, imprese, associazioni, proloco, agenzie di viaggio, per aiutare coloro che non possono permettersi un viaggio di piacere. L'idea di “vacanza sospesa” lanciata pochi giorni fa dell'imprenditore catanzarese Gianni Sgrò non è caduta nel vuoto e diversi sono stati coloro che hanno dimostrato l'intenzione di promuovere il progetto nei loro circuiti. Che sia una raccolta fondi o l'organizzazione di pacchetti vacanze per i propri dipendenti, tutti possono essere artefici di quello che Sgrò definisce “un grande patto di vacanza solidale”. 

Leggi anche

Uno sguardo a chi ha bisogno

«Tante volte nel nostro palazzo c'è una famiglia che non ha la possibilità di fare una vacanza e allora perchè non preoccuparsi anche di quelle persone, quando se ne ha la possibilità ovviamente, per fargli fare magari dieci giorni di vacanza collaborando con un sostegno anche economico?». Il riferimento è alla politica, alle istituzioni, alle associazioni di categoria: «Noi abbiamo gli organismi che devono fare questo: le proloco, gli uffici regionali del turismo e così via. Io faccio l'alimentarista – dice – non faccio il tour operator. Io voglio vedere regia, voglio vedere qualcosa che si muove in modo positivo e propositivo»

Promuovere il territorio

E ancora, tra le iniziative lanciate dall'imprenditore, titolare di una catena di supermercati, anche la promozione di un itinerario di viaggio alla scoperta del territorio attraverso una brochure da distribuire in tutte le attività calabresi. «Su questa locandina è indicato un tour che si può fare tranquillamente in due o tre giorni – spiega -. Qualsiasi bar, hotel, associazione, comune può chiedermi il file, noi lo diamo gratuitamente e ognuno può stampare il poster o il volantino col proprio marchio. Si tratta di uno strumento che può servire per veicolare, non solo tra i turisti, le nostre grandi bellezze che rimangono spesso sconosciute anche a noi calabresi».