VIDEO | Durante la visita il numero uno dell'istituto previdenziale italiano, Pasquale Tridico ha inaugurato il nuovo corso della Filiale di Corigliano-Rossano, e dichiarato guerra aperta al caporalato e alle prestazioni di lavoro fittizie
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«L’austerità come mezzo per gestire la spesa pubblica è un disastro per l’utenza debole; è un disastro per la spesa sociale; è un disastro per l’uguaglianza». Sono le parole di Pasquale Tridico, presidente nazionale dell’Insp, che nella sua visita a Corigliano-Rossano per inaugurare il nuovo corso della sede dell’istituto eletta da poche ore a filiale provinciale, cita nientemeno che Enrico Berlinguer. «L’austerità – ha detto – non può colpire la spesa sociale. Anzi, è proprio in questo momento che lo Stato deve dimostrare di essere generoso con i deboli e forti con i forti».
Lotta aperta al caporalato e ai rapporti fittizi
Ed il paradigma di Tridico, originario di Scala Coeli un paesino dell’entroterra della Sila Greca, a due passi dalla grande neapolis di Corigliano-Rossano, trova terreno fertile in Calabria e particolarmente nella Sibairitide. In questo angolo di regione dove la piaga del caporalato incide tantissimo e dove spesso sono venute a galla le truffe del lavoro fittizio. «Siamo generosi – ha detto il presidente di Inps – per le tante prestazioni che stiamo dando, per il Reddito di cittadinanza, anche per aver voluto mantenere e potenziare una sede come quella di Corigliano-Rossano che i freddi algoritmi dell’austerità e della spending review magari ne avrebbero voluto un altro destino». Ma anche i 60 nuovi operatori di sportello che Inps ha voluto impiegare in Calabria. «Dopodiché – ha aggiunto – ci sono fenomeni che noi dobbiamo contrastare». E le cita e scandisce Tridico: «Abuso di prestazioni non dovute, rapporti fittizi, caporalato. Tutte prestazione – ha precisato – che il paese si può risparmiare per rafforzare quelle prestazioni, invece, dove lo Stato non può risparmiare come quelle verso l’utenza fragile».
Reddito: «In Calabria 193mila sussidi»
Ma l’occasione di stamani, dicevamo, è stata anche utile per snocciolare i primi e veri dati ufficiali sul Reddito di cittadinanza in Calabria. «In questa regione – ha proseguito Tridico sfogliando le cartelle dei dati definitivi – nel 2019 abbiamo erogato 193mila contributi di Reddito di cittadinanza. Un milione in tutta Italia. Ora bisognerà continuare lavorare perché l’intero impianto su cui si fonda questo importante strumento sociale possa aprire le porte al mondo del lavoro. Un primo passo – ha detto – è il contrasto forte agli illeciti».
Ma dicevamo della visita alla sede di Corigliano-Rossano che dopo lo spauracchio della soppressione, sotto l’allora presidenza Boeri, oggi diventa filiale provinciale. E questo grazie all’impegno della presidenza nazionale di Inps – come dicevamo – e del governo ma anche per la sopraggiunta nuova conformazione istituzionale che ha visto nella Sibaritide la nascita per fusione della terza Città della Calabria.
Stasi: «È un segnale»
«È un segnale» ha detto il sindaco della nuova città Flavio Stasi, consapevole però che questa “novità” potrebbe innescare un positivo effetto domino di restituzione dei servizi. «È un segnale in controtendenza – ha ribadito – rispetto ad uno Stato che sembra e ci auguriamo abbia deciso di smettere l’arretramento generale in cui è caduto questo territorio riconoscendogli i servizi che merita».
Scutellà: «Un primo risultato»
Nella storia di Inps a Corigliano-Rossano, senza subbio ha fatto il suo gioco la deputazione pentastellata territoriale: «Oggi è una giornata storica» non ha dubbi la portavoce alla Camera, Elisa Scutellà che racconta la genesi finale che ha portato all’elevazione della sede cittadina a filiale provinciale: «Nei mesi scorsi – ha raccontato la Scutellà – i lavoratori mi hanno investito di un problema che era quello della grande mole di lavoro prodotta dalla sede di Via Acqua di Vale a fronte di una carenza cronica di personale e strumenti. Mi sono fatta carico di questo problema, l’ho prospettato al governo e al presidente di Inps e oggi siamo qui con un risultato in tasca, per ripartire con ancora maggiore motivazione ed affrontare, cercando di risolverle, le tante vertenze del territorio».
La Cisl: «Più presenza dello Stato»
Esultano anche i sindacati. «Abbiamo dato battaglia per la riqualificazione di questo istituto – ha detto Tonino Russo, segretario generale di Cisl Calabria – che ha un ruolo strategico nel territorio della Sibaritide. Un territorio difficile, dove avere una presenza più forte dello Stato è sicuramente un fattore positivo».
Certo, però, che Corigliano-Rossano non può fermarsi sicuramente qui. Dal momento che all’appello mancano ancora strade e ferrovie veloci e moderne, mancano ospedali e manca il più importante tra i presidi dello Stato: un Tribunale.