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Il sindaco di Riace Mimmo Lucano è l’elemento di novità nel parterre di relatori invitati ad intervenire alla conferenza di presentazione del tredicesimo rapporto sull’economia locale realizzato dall’Istituto Demoskopika per conto del credito cooperativo Mediocrati. L’incidenza delle imprese straniere sul pil regionale vale oltre un miliardo di euro mentre gli occupati stranieri hanno superato la soglia delle centomila unità. Per questo lo studio, sempre agganciato ai temi di attualità, è focalizzato sui processi di integrazione ma anche su altri fenomeni sociali come il caporalato e lo sfruttamento.
Il miracolo economico di Riace
In questo contesto a Riace Mimmo Lucano, al netto delle inchieste giudiziarie che lo riguardano, ha realizzato un vero e proprio miracolo economico. In sostanza, con quelle 35 euro quotidiane destinate al sostentamento dei migranti, a Riace si è alimentato un circuito virtuoso destinato a durante anche dopo la conclusione dei progetti Sprar mentre altrove non si è andati oltre l’offerta di un alloggio più o meno dignitoso. «Stiamo vivendo un nuovo olocausto e nessuno vuole ammetterlo. Quello che accade in Libia, con i centri di deportazione, è sotto gli occhi di tutti» ha denunciato Lucano parlando poi dell'esperienza positiva promossa nel suo territorio, dove è stato fermato lo spopolamento e sono stati riavviati servizi e attività produttive.
L'incidenza degli immigrati sull'economia reale
Alla conferenza, moderata dal presidente dell’ordine dei giornalisti Giuseppe Soluri e introdotta dal presidente della Mediocrati Nicola Paldino, sono intervenuti tra gli altri, il prefetto di Cosenza Gianfranco Tomao, e l’arcivescovo Francesco Nolè. Il direttore dell’Istituto Demoskopika Nino Floro ha offerto la propria valutazione dei dati statistici raccolti.
Triplicato il numero di stranieri in Calabria
In Calabria operano circa 14 mila imprese straniere per un valore aggiunto pari al 4,9% del prodotto interno lordo regionale. In valore assoluto, le province di Reggio Calabria e di Cosenza ospitano la maggiore quota di imprenditori stranieri, con il 32,2% e il 30,7% del totale regionale, seguite da Catanzaro con il 25,7%. Dal rapporto sull'economia locale, intitolato "L'altra Calabria. Stranieri e migranti nell'economia regionale" risulta che nell'ultimo decennio è triplicato il numero degli stranieri in Calabria. La provincia con maggior numero di presenze straniere è quella cosentina passata da 8.477 a 33.410 unità, corrispondenti al 32,5% delle presenze complessive calabresi. La prima comunità risulta essere quella romena (33,1%), seguita da ucraini e bulgari.