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“Il 6 agosto, con l'inaugurazione del raddoppio del canale di Suez, si celebrerà un momento storico per tutta l'Europa mediterranea. Attraverso questa opera, realizzata in un anno, si incrementerà in maniera esponenziale il traffico in entrata in uscita da Suez, portando così l'Africa settentrionale a competere con i grandi scali di tutta Europa. Questa, che è di certo un'opera di ampio respiro, avrà importanti ripercussioni per l'Italia, in particolar modo per la Calabria, se saremo bravi a farci trovare pronti”. Lo afferma il capogruppo di “Oliverio Presidente” Orlandino Greco, secondo cui “In questo quadro non possono di certo essere ignorate le potenzialità del porto di Gioia Tauro, che necessita al più presto di alcuni interventi strutturali al fine di garantire anche le operazioni di gateway, oltre a quelle già presenti di transhipment. Alle attuali condizioni, se si mettessero a confronto un container che parte dalla Germania (porto di Bremerhaven) ed uno da sud (Gioia Tauro) che devono raggiungere il territorio economico più forte del centro Europa, sarebbe sempre preferito il porto tedesco, perché la zona di competizione (dove cioè i tempi di percorrenza sono uguali) si trova Verona ed il Brennero e ad oggi non esistono treni da Gioia Tauro per l'interporto di Verona. Dunque non bastano gli interventi sul porto, ma sono indispensabili anche interventi indiretti, come le linee ferroviarie ad alta velocità, per armonizzare tutti quei processi strutturali necessari a rendere il porto di Gioia Tauro adatto per lo smistamento dei container. Il presidente Oliverio che ritiene prioritaria la valorizzazione del porto di Gioia Tauro, ha già avviato le procedure per la sottoscrizione di un accordo di programma con il Ministero dell'Economia, con la regione Puglia e con altri investitori al fine realizzare delle azioni concrete in grado di incrementare l'attrattività del porto calabrese. La Regione ha già deciso di destinare 4 milioni e 200mila euro per l'abbattimento delle tasse di ancoraggio e, attraverso l'istituzione della zona economica speciale (ZES), il porto potrà essere competitivo con tutte le altre realtà portuali d'Europa. L'auspicio - conclude Greco - è che il governo nazionale tenga in debita considerazione, senza accumulare ulteriori ritardi, le potenzialità del porto di Gioia Tauro e non guardi al raddoppio di Suez come un "affare egiziano", ma come grande opportunità per il Paese e per l'Europa”.