VIDEO | Hanno manifestato davanti le prefetture di Catanzaro, Cosenza e Reggio Calabria. Circa 500mila le persone che si potrebbero assumere in sanità, scuola e enti locali
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Scendono in piazza i sindacati per rivendicare il rinnovo contrattuale dei lavoratori del pubblico impiego, bloccato da due anni. I 400 milioni inseriti dal Governo nella legge di bilancio non sono sufficienti, a parare delle organizzazioni sindacali, in primo luogo ad inaugurare una stagione di assunzioni e stabilizzazioni. Questa mattina Cgil, Cisl e Uil hanno manifestato a Catanzaro, Cosenza e Reggio Calabria dinnanzi alle Prefetture.
«Noi da diverso tempo chiediamo che la nostra regione apra una stagione di concorsi pubblici per rafforzare la macchina burocratica carente di risorse umane e competenze per poter spendere in maniera efficace le risorse comunitarie e nazionali. Per quel che riguarda la sanità sono circa 10mila le unità di personale che sono andate perse in dal nostro sistema sanitario regionale» ha chiarito il segretario Uil Calabria, Santo Biondo.
Sanità, scuola ma soprattutto enti locali. Comuni in dissesto con personale risicato e spesso over 50 incapace di fornire servizi ai cittadini: «In questa vertenza sono presenti tutte le questioni di cui parliamo da anni e soprattutto in questi mesi - chiarisce Francesco Grillo, segretario territoriale Area vasta Cgil -. C'è quella che riguarda le assunzioni, si potrebbero assumere immediatamente 500mila persone, c'è la questione che riguarda la stabilizzazione di un precariato ormai atavico e c'è la necessità soprattutto in sanità ma anche negli enti locali di non far lavorare le persone in queste condizioni e in queste forme».
Pochi in piazza ma i sindacati rivendicano una presenza responsabile: «Abbiamo registrato una grande adesione allo sciopero sia di presenza sia sui luoghi di lavoro, in quest'ultimo caso i lavoratori hanno preteso di manifestare la loro presenza indossando un adesivo. Pur non fermandosi aderiscono alla protesta» ha spiegato Luigi Talarico, segretario territoriale Magna Graecia Cisl.