Profumo di tartufi nella Calabria che espone al Cibus! Oggi è l’ultimo giorno di lavori per la grande fiera internazionale di Parma dedicata all’agroalimentare Made in Italy. Dai grandi marchi, che hanno conquistato i mercati dei cinque continenti e che sono diventati veri e propri simboli globali del “food”, alla miriade di nuove proposte in cerca di affermazione e di consolidamento.

La Calabria si è presentata a questo importante appuntamento con circa cento aziende, tra la variegata collettiva della Regione Calabria (Dipartimento Agricoltura), e le aziende che, magari perché già affermate e solide, hanno optato per uno stand autonomo, più ampio e visibile. È il caso della Colacchio di San Costantino Calabro che con una grande immagine illuminata ha caratterizzato il Padiglione 6, ed ha voluto inviare al mondo, attraverso le frese cotte su pietra, il messaggio di una produzione artigianale che si richiama fortemente alle tradizioni del territorio. Oppure pensiamo alla bella realtà della Facino di Crotone, specializzata nelle conserve di pesce e di ortaggi, con un fatturato estero da tenere in forte considerazione perché frutto di anni e anni di duro lavoro e di sacrifici.

Una delle novità di quest’anno al Cibus della Calabria agroalimentare è stata quella dei tartufi, gioielli della gastronomia più ricercata. Sì, i boschi dell’antico Bruzio, dal Pollino alla Sila, per passare poi alle Serre e all’Aspromonte, sono ricchi non solo di funghi porcini e rositi, ma anche di pregiatissimi tartufi. Alcune aziende calabre hanno arricchito la collettiva della Regione con questa nuova sfida, accanto a salumi, formaggi, pasta, prodotti da forno, olio extravergine di oliva, bibite gassate, succhi di frutta, conserve di ogni tipo, dolciumi, liquori, frutti trasformati, acque minerali. Un tripudio di sapori, di aromi e di colori, fra tradizione e innovazione. Grande crescita generalizzata sul fronte della specializzazione, del packaging, delle idee originali. Tanti giovani e donne al fronte, a testimoniare che diverse famiglie credono nella vitalità e nelle prospettive di questo settore economico in linea con un trend nazionale sempre in crescita. Si può fare molto di più, ovviamente, e ne riparleremo a breve, raccontando meglio storie, territorio, radici culturali e identitarie.

La collettiva è stata presidiata dall’assessore al ramo, Gianluca Gallo, che ha voluto visitare gli stand uno per uno, ascoltando anche le impressioni e le esigenze dei vari espositori. Il Network di LaC, che dopo il Vinitaly non ha voluto sottovalutare l’importanza del Cibus Parma e del Macfrut Rimini (anche questa fiera dedicata alle filiere ortofrutticole chiude stasera i battenti) ed ha presentato il proprio sistema Grand Terroir® che, utilizzando al meglio la forza della comunicazione integrata, mette assieme aziende, persone, territorio e identità. La collettiva della Calabria al Cibus è visitabile ancora oggi nei padiglioni 7-8.