I prodotti agricoli calabresi sono pronti a sbarcare in Cina per conquistare fette di mercato nel colosso orientale. Nei prossimi giorni in questa direzione, sarà sottoscritto un protocollo d'intesa tra l'Associazione italiana coltivatori e l'ambasciatore del paese asiatico presso la Fao, Guang Defu, finalizzato all'avvio di scambi commerciali lungo la rotta che fu la via della seta.

Valorizzare le aree interne

Il diplomatico è stato ospite di alcune aziende vitivinicole ed agricole del cosentino, rimanendo favorevolmente impressionato dalla qualità delle coltivazioni e degli allevamenti. Le conclusioni di questa breve visita, cui ne seguiranno altre, sono state riassunte in una iniziativa pubblica ospitata nel salone degli specchi della Provincia di Cosenza con imprenditori e rappresentanti istituzionali. «Tra i nostri obiettivi – ha spiegato Giuseppino Santoianni, presidente nazionale dell’Aic – la necessità di riaccendere l’attenzione sulle aree interne del Paese, sempre più spogliate dei servizi essenziali dove tuttavia ancora resiste il 25 percento della popolazione italiana. In Calabria il fenomeno è ancora più accentuato – ha aggiunto – poiché questi territori ricoprono una superficie che abbraccia quasi l’ottanta percento del territorio. Ed è proprio in queste zone che si concentrano le aziende agricole con le loro produzioni di eccellenza». All’appuntamento sono intervenuti per i saluti istituzionali il vicepresidente della Provincia di Cosenza Giancarlo Lamensa ed il presidente del consiglio comunale di Palazzo dei Bruzi Giuseppe Mazzuca.

Il sostegno dell'Arsac

Ospite della manifestazione anche il commissario Arsac Fulvia Caligiuri: «Da diversi anni il settore primario nella nostre regione ha compiuto il salto di qualità. Il biologico calabrese ha superato abbondantemente il target previsto in Italia ed è terza in Europa nel rapporto tra produzione e territorio impiegato. Siamo arrivati pure a quel grado di maturazione per proporci sui mercati che contano e che ci apprezzano. Quello del mercato cinese è una importante prospettiva, ma non è la sola – ha sottolineato l’ex senatrice – In questa ottica saremo al fianco degli imprenditori come braccio operativo della Regione e del Dipartimento Agricoltura». Secondo Elisabetta Santoianni, presidente provinciale di Cosenza dell’Associazione italiana coltivatori, «questo progetto attivato in Calabria consentirà alle aree interne una importante valorizzazione. Abbiamo intenzione di consorziare - ha informato - tutti i nostri produttori per sostenerli nell’approccio al mercato internazionale. Con il supporto dell’ambasciatore Guang Defu porteremo in Cina i piccoli produttori che singolarmente non avrebbero gli strumenti per inserirsi in questo segmento. Siamo pronti per lanciarci sulla scena internazionale e raccogliere, è il caso di dirlo, i frutti di quanto fino ad oggi seminato».

Biologico da record

L’Italia è il paese dell’Unione Europea che vanta il maggior numero di accordi per l’esportazione di prodotti agricoli verso la Cina. Guang Defu, nella due giorni calabrese, è stato ospite di aziende locali in particolari olivicole, vitivinicole, agrumicole e poi di trasformazione delle carni e di coltivazione di alcuni prodotti tipici come il fagiolo poverello bianco. «Penso che possiamo rafforzare i nostri rapporti reciproci – ha detto al termine dell’iniziativa - Ho apprezzato soprattutto l'olio e il vino. Ritornerò sicuramente in questa terra che mi ha affascinato ed appassionato molto».