Gli operatori delle strutture psichiatriche, appartenenti al sindacato USB e al Coo.La.P hanno iniziato una protesta davanti agli uffici della direzione generale dell’Asp 5 in Via Diana, a Reggio Calabria. Un presidio che durerà fino a quando non riceveranno risposte concrete rispetto alla corresponsione del saldo degli stipendi. I lavori non vengono pagati da dicembre. Una situazione divenuta ormai insostenibile per loro e le loro famiglie. Dopo l’incontro tenutosi con la Commissione Straordinaria alla guida dell’Asp di Reggio Calabria il primo aprile scorso, lo sblocco di questi pagamenti, almeno per i primi sei mesi del 2019, sembrava una mera formalità. Ma i giorni passano e ancora nulla è stato fatto, mentre aumentano le problematiche per gli operatori delle strutture che mantengono i servizi con grandi sforzi personali. Le cooperative che stanno gestendo il servizio psichiatrico reggino proseguono nel loro lavoro, come stabilito dal decreto emanato dal novembre scorso da Massimo Scura, ex Commissario straordinario alla sanità in Calabria. E questo nonostante ancora non sia stato ratificato l’impegno di spesa, come stabilito proprio nello stesso decreto.
Questo significa che dal dicembre scorso le cooperative non vengono pagate, con i disagi sia per i lavoratori che pazienti i quali rischiano di non avere più una struttura su cui fare affidamento per le proprie cure.