Il progetto punta a mettere in campo servizi innovativi e tecnologia avanzata che possa favorire la nascita di un mercato circolare che potrebbe rappresentare un'opportunità di crescita per le imprese
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È stata presentata la seconda annualità del "Programma Sostenibilità ambientale", finanziato nell'ambito del Fondo di Perequazione Unioncamere 2019-2020, realizzato da Unioncamere Calabria in collaborazione con le Camere di commercio calabresi, attraverso il supporto tecnico-scientifico di Ecocerved Scarl, società consortile del sistema italiano delle Camere di commercio che opera nel campo dei sistemi informativi per l'ambiente.
«Nel corso di una conferenza stampa - riporta un comunicato - sono state illustrate le principali finalità del progetto che punta alla messa in campo di servizi innovativi e tecnologicamente avanzati a supporto delle Imprese e della pubblica amministrazione per la nascita di un mercato circolare. Al centro del dibattito il tema della questione ambientale, dunque, e il modello di economia circolare che rappresenta un'opportunità per le Piccole medie imprese in quanto affronta contemporaneamente contesti di criticità di natura economica, ambientale e sociale. Non a caso, infatti, il Next Generation Fund e le relative linee di azione proposte in ambito nazionale (NextgenerationItalia) individuano nella sostenibilità oltre che nella modernizzazione in chiave digitale della pubblica amministrazione alcune delle linee di azione per uscire dalla crisi post Covid».
«Pilastro dell'economia circolare - si è affermato durante la conferenza - è costituito, certamente, dai sottoprodotti che hanno già ricevuto un rafforzamento della regolamentazione con il Decreto Ministeriale 264/2016 contenente criteri per agevolare la dimostrazione della sussistenza dei requisiti per la qualifica dei residui di produzione come sottoprodotti e non come rifiuti. Unioncamere Calabria, nell'ambito delle attività progettuali sulla sostenibilità ambientale, ha realizzato una importante analisi territoriale sui sottoprodotti, e vale a dire residui di produzione che, rispettando determinate condizioni, non rientrando tra i rifiuti e potrebbero essere reimpiegati in altri cicli produttivi. Nell'ambito di tale studio, condotto a livello regionale, a partire dalla produzione dei rifiuti speciali, si è costruito un settore macroeconomico denominato PRIMEP (primario, manifatturiero, energia e paesaggio) per il quale sono state rilevate circa 45.000 potenziali imprese calabresi».
«Si tratta, certamente - si legge nella nota diffusa da Unioncamere Calabria - di una importante base di dati utile per le attività progettuali in corso di svolgimento da realizzare in sinergia con gli stakeholder regionali. Durante la conferenza stampa è stato inoltre presentato un appuntamento formativo rivolto alle imprese del territorio calabrese sulla tematica dei sottoprodotti, che si svolgerà in modalità videoconferenza il prossimo 28 marzo a partire dalle 9.30 fino alle 12.30 dal titolo 'Corso sui sottoprodotti per aziende con profilo Produttori e Utilizzatori'. L'obiettivo del corso sarà quello di analizzare le metodologie che il DM 264/2016 mette a disposizione degli operatori per sostenere l'onere della prova e aiutare gli organi di controllo nella verifica della sussistenza delle condizioni di cui al D.lgs. 152/2006. Al termine dell'evento è prevista una sessione dedicata ai quesiti dei partecipanti».