«È stato un anno impegnativo ma il progetto che inizieremo a cantierizzare entro il 2024 è la più importante opera ingegneristica italiana in progettazione da quest’anno anche in lavorazione. Un’opera di cui si parlava oltre 50 anni e che adesso vedrà la sua edificazione. Sono compartecipe non protagonista di questo progetto che inorgoglisce tutti gli italiani e assicuro massimo impegno per connettere Calabria e Sicilia all’Europa. E la prossima volta conto di essere in presenza». Così il ministro Infrastrutture e dei Trasporti Matteo Salvini, intervenuto da remoto in apertura del confronto dal titolo “Palermo/Helsinki: il corridoio con il Ponte sullo Stretto per lo sviluppo sostenibile del Mezzogiorno d’Europa” presso l’aula Magna Italo Falcomatà del plesso di Ingegneria dell’università Mediterranea a Reggio Calabria.

L'impatto ambientale

L’esponente del governo Meloni ha poi sottolineato l’importanza dell’opera dal punto di vista di impatto ambientale: «Tutti gli studi passati hanno certificato la riduzione di emissioni di Co2. Il ponte non lo fa Salvini. Non è il ponte di Salvini. Il ponte è degli italiani. È anche un diritto alla continuità territoriale per milioni di italiani. Ci sono migliaia di pendolari che quotidianamente vanno avanti-indietro, per motivi di studio, di lavoro, di svago, e di salute».

Leggi anche

Il convegno

Il convegno a Reggio

Un autorevole parterre ha presenziato al convegno concluso dal viceministro Edoardo Rixi. Tra gli interventi anche quello del presidente di Rfi Dario Lo Bosco e dell’amministratore delegato della società Stretto di Messina Pietro Ciucci. Il convegno è organizzato dall’ordine degli Ingegneri della provincia di Reggio Calabria e dall’università Mediterranea con il dipartimento di Ingegneria Civile, dell’Energia, dell’Ambiente e dei Materiali.

Salvini: «L'apertura cantieri sarà un evento mondiale»

«Qualcuno che ancora pensa che il ponte sullo Stretto non sia utile ma sarà invece un acceleratore di sviluppo e un’opportunità che porterà lavoro, tenendo qui anche tanti professionisti. L’impegno sui collegamenti infrastrutturali è massimo e abbraccia anche le ferrovie e le strade. Nella mente del papà e non del ministro, ancora le immagini della recente tragedia sulla ss 106. Non solo i tre miliardi già a bilancio ma anche la progettazione del tratto fino a Reggio. Stesso dicasi per l’alta velocità. Dunque – ha aggiunto Salvini - sono contento di aprire così la mia giornata, parlando di un’opera straordinaria che porterà speranza. L’apertura dei cantieri sarà un evento mondiale non solo calabrese e solo non siciliano. Al di là di come si chiamerà sarà il ponte degli italiani sullo Stretto».

Leggi anche

Il corridoio Palermo-Helsinki

Un importante momento di approfondimento sulle prospettive di sviluppo delle infrastrutture di trasporto nel contesto nazionale e regionale, alla luce del ruolo dell’area dello Stretto in chiave europea. Il corridoio Palermo - Helsinki, quindi il corridoio Scandinavo-Mediterraneo che passando per Catania e Palermo arriva a La Valletta, è il quinto dei dieci assi prioritari del sistema di reti transeuropee dei trasporti, il cosiddetto Ten - T.

Pietro Ciucci: «Obiettivo impegnativo»

«La costruzione del Ponte sullo Stretto è un obiettivo impegnativo, difficile, sfidante. Il progetto - ha spiegato il presidente di Stretto di Messina Pietro Ciucci - tiene conto anche dei più recenti elementi in tema ambientale. A dicembre sono stati resi noti alcuni importanti obiettivi di conservazione che riguardano siti protetti di quest’area e quindi il Ponte e noi stiamo lavorando per recepire anche queste ultime indicazioni nel nostro studio sull’impatto ambientale. Secondo la nostra roadmap conta di avvieremo i primi lavori nell’estate del 2024. Il progetto è complesso e non comprende soltanto il Ponte e dunque l’attraversamento dello Stretto. Ci sono 40 km di raccordi stradali e autostradali, la maggior parte, più del 90% in galleria. Ci saranno quindi tanti cantieri. Quindi i cantieri ce ne sarà più di uno. «In contemporanea – ha spiegato ancora  - con l’aggiornamento del progetto, avvieremo le attività preliminari in modo da essere pronti con la dichiarazione di pubblica utilità. Seguirà la fase operativa che comprende la delicata questione degli espropri. In questo senso riaffermiamo in tutti modi la disponibilità della società Stretto di Messina ad ascoltare e a trovare soluzioni, non soltanto economiche, per risolvere questo problema».

Caminiti: «Stretto di Messina dialogante sul tema degli espropri»

«Il tema degli espropri è ovviamente quello di maggiore allarme sociale nel nostro territorio. Per questo abbiamo chiesto che ci sia un rafforzamento dell’attenzione e che non avvenga ciò che è avvenuto nel 2011. Auspichiamo che ci sia un momento di confronto tra i tecnici della Stretto di Messina spa e l’ufficio tecnico del Comune di Villa San Giovanni. Abbiamo sempre denunciato un originario gap di coinvolgimento sul fronte decisionale della città di Villa San Giovanni. La società Stretto di Messina, oggi l'ente attuatore del progetto, non può che dialogare con il territorio su questioni essenziali come la viabilità alternativa e, appunto, gli espropri». Lo ha dichiarato la sindaca di Villa San Giovanni, Giusy Caminiti presente al convegno odierno.

«Il confronto di ieri ha visto la società Stretto di Messina dialogante. Il presidente Ciucci ha appuntato tutte le richieste sul suo taccuino, incontrando l’amministrazione e tutti i consiglieri di maggioranza e minoranza. Dovranno essere valutate le singole posizioni, caso per caso e con i dovuti distinguo a seconda che si tratti di terreni, di case disabitate o di case attualmente abitate. Occorrerà che sia Villa San Giovanni che Messina si attrezzino allestendo un info point in modo da assicurare alla cittadinanza questo dialogo. La città è preoccupata e anche disillusa per questa paralisi durata 53 anni. La città ha bisogno di essere rassicurata rispetto ad una classe politica e soprattutto ad una struttura tecnica che siano dialoganti e che possano confrontarsi nell’interesse esclusivo dei cittadini di Villa San Giovanni». Così ha proseguito la sindaca villese Giusy Caminiti.

«Entro fine mese con decreto del sindaco sarà nominata una commissione scientifica che andrà ad affiancare la commissione consiliare Territorio nello studio del progetto aggiornato non appena sarà licenziato dal Cda della società Stretto di Messina». Così ha concluso la sindaca villese Giusy Caminiti.

Zimbalatti: «Il Mezzogiorno non periferia dell'Europa ma centro del Mediterraneo»

«Oggi parliamo di un corridoio europeo transnazionale che attraversa l’intera Europa che ha come asta terminale il Mezzogiorno d’Italia, il Sud Italia. Il ponte, quale anello di congiunzione tra due pezzi di superfici emerse, è una delle infrastrutture necessariamente inserite all’interno di questo asse che, l’unico che dal nord Europa raggiunge l’estremo lembo dell’Europa e dell’Italia e quindi il nostro territorio. Non dobbiamo considerare più il Mezzogiorno come la periferia dell’Europa ma come il centro del Mediterraneo». Lo ha dichiarato il rettore dell'università Mediterranea di Reggio Calabria, Giuseppe Zimbalatti, presente al convegno odierno.

«Il mondo accademico è ovviamente mobilitato a disposizione delle istituzioni, favorevole al progresso e all’innovazione, pronto a dare il suo contributo. Non a caso - ha sottolineato - accogliamo questo evento tecnico-scientifico nel nostro dipartimento di Ingegneria. L'auspicio è quello di aiutare a rendere questa terra un polo di attrazione per trattenere ed attrarre giovani e talenti da tutto il Mediterraneo, non solo dall’Italia o dal nostro territorio». 

Falcomatà: «Integrare la mobilità per uscire dall'isolamento»

«Reggio Calabria, tra le 14 città metropolitane, è la quarta per estensione territoriale. Un ambito molto vasto anche se meno abitato. Dunque ragionare in termini integrati in tema di infrastrutture e mobilità, ci consente di puntare al superamento dell'isolamento delle nostre comunità. Il Ponte è dunque uno strumento, un elemento all’interno di un sistema intermodale più complesso ma necessario». Lo ha dichiarato il sindaco di Reggio Calabria, Giuseppe Falcomatà, presente al convegno odierno.