Il segretario regionale del sindacato è convinto che prima di pensare alle grandi opere serva discutere su cosa «vogliamo sia l'Europa, l'Italia e il Mediterraneo nei prossimi 10-20 anni»
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«Avere un ponte su cui non passa nulla perché non costruisci nulla o perché non c'è niente non mi pare una grande idea». Così Maurizio Landini, segretario generale della Cgil nazionale a Messina, rispondendo ad una domanda sul ponte sullo Stretto di Messina a margine dell'incontro dal tema "Creare nuovo lavoro e sviluppo nel territorio bloccare la fuga dei giovani". «Abbiamo bisogno - aggiunge, di un piano straordinario, complessivo, l'Italia è una grande penisola al centro del Mediterraneo, il punto è se l'Italia può diventare per l'Europa e il Mediterraneo una piattaforma logistica, turistica e culturale quindi credo che prima di discutere di quali grandi opere servono, credo che bisogna avere un'idea precisa di quello che noi vogliamo sia l'Europa, l'Italia e il Mediterraneo nei prossimi 10-20 anni e da un certo punto di vista dobbiamo pensare a quello che è utile per rilanciare avendo cura del territorio e rispetto dell'ambiente».