«Dopo un serrato confronto con il ministro dell’Ambiente, Pichetto Fratin, al quale ho sollecitato la pubblicazione del parere della Commissione Via sul progetto del ponte sullo Stretto di Messina, questa mattina il documento è stato finalmente pubblicato».

Lo scrive Angelo Bonelli, deputato di Avs e portavoce nazionale di Europa Verde aggiungendo: «Prendo atto che il contenuto di tale parere era già noto alla società Ponte sullo Stretto, come evidenziato dall’amministratore delegato della stessa. Dalla lettura del parere, effettuata in queste ore, emerge qualcosa di inimmaginabile. Com’è possibile che sia stato espresso un parere positivo con 63 prescrizioni, quando nella prescrizione 34 si chiede di effettuare studi sismici per verificare la presenza di faglie attive e capaci, come indicato dallo studio Ithaca dell’Ispra?».

Bonelli incalza: «Mi chiedo, e lo chiedo anche alla presidente del Consiglio, che è anche presidente del Cipes, il comitato che dovrà approvare il progetto definitivo: com’è possibile procedere con l’approvazione di un progetto quando gli studi sismici sono stati ritenuti insufficienti e inadeguati? In Italia, è possibile progettare una casa in un’area sismica senza presentare il relativo studio sismico? No, non è possibile in assenza di tali studi».

Allora domando: com’è possibile che un’opera mai realizzata al mondo, situata in un’area sismica, riceva il via libera della Commissione Via e il governo intende procedere con un progetto definitivo che presenta carenze su questo aspetto? Inoltre, non è stato ritenuto opportuno coinvolgere nei pareri l’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, che ha già espresso una profonda contrarietà, evidenziando che alcuni coefficienti, come l’accelerazione di gravità, non sono stati considerati. Pertanto, chiedo formalmente un incontro con la premier Meloni, nella sua veste di presidente del Cipes», conclude.