Statale 106 e porto di Gioia Tauro sono considerate opere strategiche per il superamento della crisi e il rilancio della regione. Eppure nel Piano nazionale di ripresa e resilienza di tali infrastrutture non c’è traccia. È la sintesi dell’intervento del governatore Roberto Occhiuto, intervistato su Sky tg 24: «Ho scritto al presidente Draghi perché nel Pnrr non ci sono opere strategiche per la Calabria. C’è l’Alta velocità ferroviaria che è finanziata con il fondo complementare, ma che produrrà effetti dal 2030 in poi. Ma intanto – aggiunge il presidente - abbiamo tante opere che sarebbe importante realizzare - a cominciare dalla strada statale 106 - che però non sono finanziate».

Sul tema nelle scorse ore era intervenuto anche Santo Biondo, Uil Calabria che aveva sollecitato la politica a non perdere l’occasione rappresentata dai fondi provenienti dall’Europa e chiesto di non dimenticare le grandi opere necessarie al territorio per una ripresa economica-sociale effettiva.

Posizione condivisa dal governatore: «Ho chiesto a Draghi di investire nelle opere strategiche per fare di questa bellissima Regione che governo un territorio capace di svilupparsi. Bisogna anche intervenire sul porto di Gioia Tauro – ha poi aggiunto Occhiuto - che si è sviluppato quasi nell’inerzia della politica ed è diventato uno dei grandi porti del Mediterraneo. Sul porto insiste una zona franca che potrebbe attrarre grossi investimenti».

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