Alla Calabria la maggior parte delle risorse destinate all’agrosistema irriguo nell’ambito del Pnrr. Ne dà conferma una nota della Giunta regionale. Il dato – si specifica - emerge a seguito dell'avvenuta approvazione della graduatoria dei progetti presentati in tutta Italia ed ammessi a finanziamento. «A disposizione, complessivamente - si aggiunge - 517 milioni di euro, in misura del 40% (corrispondente a 217 milioni) destinati alle regioni del Sud, con la Calabria che fa la parte del leone, vedendosi approvare 13 progetti presentati da diversi Consorzi di bonifica, per un controvalore pari a 139 milioni, ovvero il 27% della quota nazionale».

 

«Un risultato - commenta l'assessore regionale all'Agricoltura, Gianluca Gallo - che, se da un lato, premia l'ottimo lavoro svolto dall'Anbi Calabria e dalle singole realtà consortili in sinergia col Dipartimento Agricoltura, dall'altro carica di ulteriori responsabilità tutti i soggetti interessati: ottenuti i finanziamenti, bisognerà ora garantire, infatti, efficienza ed efficacia della spesa». Da qui la volontà «di affidare la gestione delle fasi di gara alla Stazione unica appaltante e di seguire, in ogni caso, i singoli passaggi delle procedure necessarie attraverso una costante collaborazione tra Anbi, Consorzi e Regione per dare vita ad un percorso nuovo capace di portare, più in generale e nel solco delle indicazioni programmatiche delineate dal presidente Occhiuto, ad una ridefinizione del sistema consortile e dei suoi rapporti col mondo agricolo. Una grande opportunità per la nostra terra da cogliere e valorizzare adeguatamente».

 

Nello specifico, attraverso le iniziative progettuali destinatarie dei fondi del Pnnr - si afferma ancora nel comunicato - si procederà all'efficientamento ed alla modernizzazione delle reti irrigue, in molti casi risalenti nel tempo e carenti di idonea manutenzione. Il tutto, ad esempio, attraverso la sostituzione delle condotte, l'installazione di misuratori di portata e l'introduzione degli idranti a scheda. Per Gallo si tratta di «interventi essenziali - conclude l'assessore - per confermare, insieme ad un ormai improcrastinabile processo di riforma, la strategicità del settore consortile all'interno del comparto agricolo ed agroalimentare calabrese pure in ottica di tutela dell'ambiente, con la riduzione degli sprechi ed un utilizzo più consapevole dell'acqua».