VIDEO | L'idea è del Comitato pro taurensi. Gli attivisti lanciano un appello alla politica perché l'opera adesso venga finanziata per collegare la parte interna del territorio con la costa e il nuovo ospedale di Palmi
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C’è un progetto, un comitato civico che da mesi si batte per la riapertura e un numero crescente di sindaci che ha appoggiato via via l’idea della rinascita delle linee Taurensi. La proposta per creare una moderna metrotranvia, che colleghi i centri della piana di Gioia Tauro con la costa e il nuovo ospedale di Palmi, da qualche giorno è divenuta concreta con la presentazione del progetto da parte del Comitato civico pro-taurensi. «È un progetto che comprende la riqualificazione integrale delle linee Taurensi da Gioia Tauro a Cinquefrondi – ha dichiarato Domenico De Luca, del “Comitato pro Taurensi” – e sulla linea per Sinopoli, per il momento, fino a Seminara. Lo scopo è quello di ricreare un servizio di trasporto pubblico metropolitano di superficie importantissimo, che possa agevolare la mobilità su un territorio in cui vivono circa 170mila abitanti».
L’impegno del territorio, con idee e progettualità c’è stato, adesso però manca la parte più importante, la volontà politica di finanziare l’opera. «Il nostro appello – ha sottolineato Luigi Iusi, componente del “Comitato pro Taurensi” – non è tanto rivolto ai sindaci, ma alla politica che negli ultimi anni è stata sorda e cieca rispetto ai bisogni dei cittadini della piana di Gioia Tauro. Un trasporto pubblico locale efficiente potrebbe rappresentare una svolta per il nostro territorio».
Il comitato e le altre associazioni locali si stanno impegnando nella difesa delle vecchie stazioni e nel far conoscere anche l’immenso patrimonio naturalistico, storico e culturale delle zone attraversate dalla vecchia linea ferrata, una miniera d’oro che potrebbe rappresentare il primo passo per la promozione turistica di una vasta area, che va dal mare della Costa Viola all’Aspromonte.
«Il ripristino della tratta Seminara-Sinopoli – ha spiegato Antonio Casella, dell’“Associazione Terramala” – potrebbe essere molto importante per il nostro territorio perché porterebbe, finalmente, turisti in un’area bellissima dal punto di vista paesaggistico, che ha un immenso patrimonio storico-culturale e enogastronomico».