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Giunge ad una fase decisiva l’iter per il riconoscimento dop del pecorino del Poro, prodotto di eccellenza del territorio vibonese. Il prossimo 5 ottobre, a Rombiolo, si svolgerà l’audizione di pubblico accertamento per presentare il Disciplinare di produzione ai soggetti interessati e, allo stesso tempo, per consentire agli incaricati ministeriali di verificare la conformità delle materie prime e dei metodi di produzione ai rigorosi criteri fissati dal documento.
Saranno infatti presenti i funzionari ministeriali che hanno istruito la pratica; per la Regione Calabria Alessandra Celi, dirigente Qualità e promozione delle produzioni agricole, agrituristiche e Agricoltura sociale; Antonio Monteleone, presidente del Consorzio per la Tutela del Pecorino del Poro. L’Audizione è pubblica e consentirà la partecipazione di tutti i soggetti e le associazioni interessate ricadenti nell’area di riferimento.
Le tappe per il riconoscimento del dop
A questa fase l’iter di riconoscimento del Pecorino del Poro approda dopo aver già ottenuto il parere favorevole della Regione Calabria e dello stesso Ministero delle Politiche Agricole e Forestali che, esaminata la particolareggiata documentazione proposta, hanno avuto modo di effettuare opportune verifiche e valutazioni al fine di consentire il prosieguo delle attività finalizzate allo scopo, in cui ruolo fondamentale sarà svolto da un Organismo di controllo previsto appositamente per la verifica e il riconoscimento della dop. Come Autorità pubblica di controllo per il riconoscimento del Pecorino del Poro la Regione Calabria, competente in materia, ha designato la Camera di Commercio di Vibo Valentia, dopo formale rinuncia, da parte del Consorzio, ad avvalersi di un organismo privato di controllo.
Il presidente della Camera di Commercio, Lico
“Il lavoro portato avanti in questi anni –afferma il Presidente della Camera di Commercio di Vibo Valentia Michele Lico- sta portando ai risultati attesi. Una conquista per tutto il territorio, che attraverso le certificazioni delle migliori tipicità vede riconosciuta la qualità delle produzioni agroalimentari locali e, dunque, l’impegno e il sacrificio di quegli imprenditori, che nel rispetto di regole e procedure, preservano la tradizione proponendo prodotti di eccellenza, volano per l’economia di settore, in un’ottica di filiera, ma anche per quella turistica, con un’offerta integrata di identità, gusto e genuinità”.
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Il segretario generale, Romeo
“Gli uffici camerali e i funzionari addetti –dice il Segretario Generale dell’Ente Donatella Romeo- hanno seguito con cura e attenzione tutti i necessari passaggi previsti dalla normativa vigente, relazionandosi con Consorzio, produttori, Associazioni di Categoria, istituzioni regionali e nazionali competenti. In questa direzione saranno messe in atto per il futuro tutte le azioni necessarie al raggiungimento di un obiettivo qualificante, parte importante della programmazione dell’Ente Camerale orientata a creare condizioni di sviluppo per imprese e territorio”. L’ente ha attivato la procedura per operare come Autorità pubblica di controllo dei prodotti di qualità locale che abbiano già ottenuto il riconoscimento dop-igp o che sono in procinto di ottenerlo (come appunto il Pecorino del Poro), compresi anche i vini do-ig.