VIDEO | I sindacalisti percorerranno a piedi 150 chilometri fino ad arrivare il 10 luglio a Caulonia. Si tratta di un'iniziativa di denuncia delle condizioni in cui versano i sistemi ferroviario, portuale e aeroportuale della provincia le quali ricadono sull'intera mobilità calabrese
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Sono partiti dall’aeroporto di Reggio Calabria i sindacalisti della Filt Cigl regionale per la prima tappa della “lunga marcia”. L’iniziativa vedrà diversi gruppi di iscritti alla sigla sindacale percorrere 150 chilometri a piedi passando attraverso i centri di Lazzaro, Bova Marina, Brancaleone, Bianco, Siderno, Roccella fino ad arrivare il 10 luglio a Caulonia marina. È una marcia di denuncia e di protesta contro le condizioni in cui versano i sistemi ferroviario, portuale e aeroportuale reggino. Non è una caso che la partenza sia stata proprio dal “Tito Minniti”, uno scalo che dopo anni di cattiva politica e gestione, vede ancora pochi voli, e di conseguenza meno passeggeri, e soprattutto registra criticità sul fronte dei diritti dei lavoratori. «È un aeroporto simbolo del degrado del sistema di mobilità di questa regione- afferma Nino Costantino, segretario generale della Filt Cigil Calabria.
Non è possibile che la città metropolitana reggina abbia aeroporto che ancora non supera i 350 mila passeggeri l’anno». Durante la lunga marcia il sindacato testimonierà con video e foto le carenze delle infrastrutture e tutti i documenti verranno portati al governo affinché si instituisca un tavolo per vare investimenti e attuare interventi. Tra tutti quelli per il porto di Gioia Tauro e il completamento della elettrificazione sulla linea jonica. «Senza un ammodernamento infrastrutturale della Calabria- chiosa il sindacato- il rischio concreto è quello di un ulteriore isolamento e abbandono, dell'asfissia economica, dello spopolamento delle aree interne, della fuga dei giovani cervelli calabresi». L’iniziativa sarà quindi itinerante e coinvolgerà i territori con dati e proposte.
A Bova Marina, Siderno e Caulonia si terranno tre dibattiti in piazza sui temi dello sviluppo e dell'ammodernamento infrastrutturale della Calabria anche attraverso il ricordo di personalità meridionali a cui parteciperanno intellettuali, sindacalisti, rappresentanti delle Istituzioni, giornalisti, espressioni del volontariato e dell'associazionismo. «Al termine di questa esperienza chiederemo un teavolo tecnico- conclude Costantino-con il ministro del lavoro, Di Maio, e dei Trasporti, Toninelli, per dimostrare con le foto e con le attività della sigla che le cose in Calabria possono cambiare. Forse loro non lo sanno, ma in Calabria si possono investire risorse, che ci sono e che si devono trovare, per dare dignità ad un popolo.Dignità che non ha in questo momento».