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“Il partito Comunista esprime la propria solidarietà ai lavoratori delle cooperative comunali di Paola, Cosenza, stipendio da addirittura otto mesi. Siamo di fronte al solito e vergognoso episodio per cui sono gli operai a dover pagare di tasca propria, nel senso letterale del termine, l’incapacità strutturale delle istituzioni di gestire in maniera efficiente gli appalti alle cooperative addette allo svolgimento dei servizi comunali, garantendo condizioni di lavoro e salari dignitosi per i propri dipendenti”.
Lo denunciano gli esponenti cosentini del partito, nel rimarcare le difficoltà di queste famiglie che si ripercuotono sulla vita comunitaria: «Il partito Comunista, tuttavia, segnala che situazioni del genere non sono, solo ed esclusivamente, responsabilità della giunta attuale o di quelle passate. Denunciamo – continuano - i massici tagli agli enti locali provocati dal patto di stabilità che, per regalare ogni anno decine e decine di miliardi di euro alla Trojka (Ue-Bce-Fmi) e alle grandi banche detentrici dell’illegittimo debito pubblico Italiano, devasta i servizi essenziali alla popolazione e attacca frontalmente salari e condizioni di lavoro. Pertanto, situazioni analoghe si creano in un grandissimo numero di comuni rendendo evidente che se le cause sono le stesse la lotta deve essere unitaria».
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Quindi l’attacco al Centro-sinistra cittadino «anziché darsi alle operette teatrali, dovrebbe piuttosto cercare in tutti i modi di risolvere la questione e, soprattutto, se il principale problema è la mancanza di copertura finanziaria, fare tutte le pressioni possibili per ricevere fondi adeguati dalle istituzioni centrali». In conclusione, nell’esprimere vicinanza «ci dichiariamo disponibili a mobilitarci in maniera militante per sostenere qualsiasi azione di lotta degli operai paolani».