Tra Mario Occhiuto e monsignor Francesco Nolè, sulla questione delle limitazioni al traffico decise per Cosenza vecchia, c’era già stato uno scambio epistolare di natura privata. All’indomani del comunicato stampa diramato da Palazzo dei Bruzi, con il quale veniva resa nota l’istituzione della Ztl nel centro storico, il presule aveva chiesto al sindaco di ritornare sui propri passi, per evitare disagi alle persone che quotidianamente si recano negli uffici della curia. Adesso il sindaco rende nota la risposta indirizzata all’arcivescovo, nella quale ricorda i contenuti dell’enciclica cosiddetta verde Laudato si di Papa Bergoglio, avente come tema proprio la sostenibilità degli spazi urbani.

 

Occhiuto sottolinea come il sommo Pontefice affermi quanto sia buono agli occhi di Dio curare in termini di sostenibilità ambientale i territori di cui si ha responsabilità di governo: «Nelle città circolano molte automobili utilizzate da una o due persone, per cui il traffico diventa intenso, si alza il livello d'inquinamento, si consumano enormi quantità di energia non rinnovabile e diventa necessaria la costruzione di più strade e parcheggi, che danneggiano il tessuto urbano – scrive Papa Francesco nella sua enciclica - Molti specialisti concordano sulla necessità di dare priorità ai trasporti pubblici. Le previsioni catastrofiche ormai non si possono più guardare con disprezzo e ironia».

 

«Tutte le scelte compiute dal mio primo insediamento a sindaco della città – incalza Occhiuto replicando a Nolè - sono sempre state ispirate a criteri e principi di sostenibilità ambientale e qualità della vita, evitando l’inquinamento atmosferico. In tal senso uno degli obiettivi primari è creare degli spazi urbani per le persone e non per le automobili. Sulla base dei citati ragionamenti, e non per banale scelta estemporanea, ho deciso di rendere ZTL una determinata parte del centro storico di Cosenza. E sempre sulla base dei citati ragionamenti le ribadisco – ha scritto il sindaco al preside cosentino - con la massima umiltà possibile, la mia delusione causata dal suo dissenso, fondato su argomenti deboli, ispirati alla comodità ed all’egoismo di pochi, a scapito di un intero territorio su cui incombe una pericolosa deriva deturpante, che non è luogo solo dei residenti o dei lavoratori, ma è il simbolo della città tutta e deve essere tutelato con rigore. Ad ogni modo né residenti e né lavoratori saranno limitati dalla predetta ordinanza, i quali avranno garantito, insieme a tutti i portatori di disabilità, a prescindere dalla residenza, il loro diritto al transito. Semmai ne beneficeranno, atteso che la predetta limitazione causa prima di tutto una maggiore fruibilità col mezzo privato proprio per residenti e lavoratori.

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Come può vedere, Eccellenza Reverendissima, la scelta amministrativa è stata ponderata ed elaborata nella sua complessità, con l’intento di fare sintesi tra i valori in campo: garantire in uno l’accessibilità e la sostenibilità ambientale. Ciò detto, risulta davvero incomprensibile il paventato spostamento della sede Episcopale, che ci esporrebbe a reazioni per certi versi ilari: come se il Vaticano dovesse aprire al traffico automobilistico o la sede della Curia fiorentina dovesse trasferirsi dal centro storico a Calenzano per maggiore facilità di raggiungimento del mezzo privato. La Curia cosentina avrà i suoi mezzi autorizzati e giammai la ZTL interferirà con le attività istituzionali delle sue risorse umane. Con questa certezza – ha concluso la missiva Mario Occhiuto - le offro la mia disponibilità ad ulteriore confronto e dialogo». s.b.

 

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