La minaccia di Mario Occhiuto viaggia sulla rete attraverso i social. Il sindaco di Cosenza si scusa per i disagi determinati nel periodo natalizio dalla presenza in città di tanti cantieri, lanciando contemporaneamente un avvertimento all’indirizzo della Regione: se i lavori per la realizzazione della metro non rispetteranno il cronoprogramma, non si farà scrupolo di ritirare le autorizzazioni di costruzione dell’opera, magari per poter poi prendere egli stesso il comando della situazione, se riuscirà a completare con successo la scalata alla presidenza.

A spasso nel cantiere fantasma

Insomma, le preoccupazioni dei cittadini per la lentezza con cui si procede all’interno del cantiere, hanno fatto breccia tra le stanze di Palazzo dei Bruzi. Ed in effetti, non si può certo dire che lungo Viale Mancini sia un brulicare di operai. Nessuna traccia di automezzi, né di personale. Insomma, un cantiere fantasma. Sullo sfondo il concordato preventivo chiesto dalla ditta aggiudicataria, la Cmc di Ravenna ed il rischio di un fallimento che lascerebbe incompiuto il collegamento tramviario con l’università.

La regione responsabile del cantiere

«La Regione è l’ente che ha promosso e progettato l’opera in passato e che ha appaltato e affidato recentemente i lavori all’impresa esecutrice – spiega Occhiuto - Tutti i partiti politici sono sempre stati d’accordo sulla realizzazione di questa opera. Compresi i sindaci dell’epoca, Sandro Principe e Giacomo Mancini, che furono addirittura tra i promotori. L’unica voce critica negli ultimi anni è stata la mia, a cui solo successivamente si sono aggiunte quelle di vari comitati e movimenti. Le criticità a cui ho sempre fatto riferimento erano riferite alla sostenibilità ambientale ed economica dell’opera progettata, non certo all’utilità e alla necessità di dotare la città unica di un unico sistema di trasporto pubblico urbano. Grazie al nostro interessamento e alle nostre proposte – aggiunge il sindaco del capoluogo bruzio - il progetto è stato migliorato dalla Regione, anzi direi stravolto rispetto a quegli elementi di criticità presenti. Adesso al posto di una grande arteria divisiva della città con due strade veicolari e due linee su ferro, avremo un solo tracciato inerbito senza barriere e senza cavi e un grande Parco lineare di verde attrezzato. E la riqualificazione della linea ferroviaria esistente su via Popilia. Inoltre abbiamo inserito il finanziamento per la costruzione della strada veicolare alternativa su Via Reggio Calabria e di tante altre opere vantaggiose per la città».

Tempi certi o stop all'opera

Poi l’affondo sui tempi di realizzazione dell’opera: «Se non vedremo nelle prossime settimane all’interno del cantiere un consistente impiego di mezzi e persone, saremo costretti, come al solito, a prendere i provvedimenti del caso e a risolvere il contratto con la Regione. In tal caso sarà cura del prossimo presidente portare a compimento un’opera che, così come ora concepita, ha una utilità strategica per il territorio dando la possibilità a tutti di esercitare il diritto a muoversi liberamente nella città unica e agli studenti di vivere l’area urbana».