La Cgil esprime fiducia sulla realizzazione del nuovo ospedale della Sibaritide, nel frattempo però annuncia che il prossimo martedì 5 giugno sarà in piazza a Cosenza per contro l’Azienda Sanitaria e la Regione Calabria e rivendicare il diritto alla salute dei cittadini, specialmente quelli dell’area ionica-sibarita che da tempo, ormai, si confrontano con una sanità pubblica che non garantisce nemmeno i livelli minimi di assistenza.

«Il nuovo ospedale si dovrà fare per forza»

«I lavori per il nuovo ospedale della Sibaritide – ha confermato Giuseppe De Lorenzo, segretario della Fillea-Cgil Tirreno-Sibairitide-Pollino – stanno procedendo, sicuramente a rilento ma quel che ci fa sperare è che vanno avanti». Un velato ottimismo sul futuro derivante dall’essenzialità della struttura ospedaliera in un’area della Calabria dove esiste solo l’assistenza sanitaria pubblica. «Il nuovo ospedale – dice con fermezza il rappresentante della categoria degli edili – a noi serve e non ne possiamo fare a meno. Ecco perché crediamo che le Istituzioni non abbiano molti margini per tergiversare. La Cgil dal canto suo terrà il fiato sul collo della Regione e dell’azienda appaltatrice dell’opera affinché vangano rispettati impegni e scadenze. I soldi, del resto ci sono. Su un totale di 94 milioni di euro necessari per l’intero complesso, 80 sono già disponibili. Non c’è motivo per tenere fermi i lavori».

«Nella Sibaritide mancano i livelli minimi di assistenza»

Intanto, la situazione del servizio sanitario della nostra Provincia – fanno eco Umberto Calabro, segretario generale della CGIL Cosenza e Giuseppe Guido, segretario della CGIL Tirreno-Sibaritide-Pollino - è al livello peggiore mai registrato, sia in termini di organizzazione che di qualità dei servizi offerti ai nostri concittadini, ai quali non sono garantiti i bisogni primari di salute… Il sindacato – aggiungono - sta proponendo da tempo un confronto a tutto campo con l’ASP, al fine di proporre ed individuare soluzioni ai problemi considerati di fondamentale importanza sia per i servizi di cura e di assistenza ai cittadini bisognosi, sia per le lavoratrici ed i lavoratori del settore. Si continua, invece, a vivere alla giornata, in un continuo rimbalzo di competenze e di responsabilità tra la struttura commissariale e la giunta regionale. Le scelte e le decisioni sono spesso improvvisate, a volte anche clientelari, con ricadute negative sul servizio pubblico che continua ad essere depotenziato». E poi aggiungono: «Nel territorio provinciale di Cosenza si parla, da anni ormai, dell’adeguamento e dell’ammodernamento dei poli ospedalieri esistenti e della realizzazione di nuovi poli, ma il cantiere del nuovo Ospedale della Sibaritide, dopo anni di ritardi, procede al rilento senza che nulla si sappia sul progetto esecutivo, essendo stato appaltato solo uno stralcio dell’opera, e sui nosocomi esistenti riveliamo criticità, inefficienze e carenze strutturali.

Il 5 giugno in piazza a Cosenza con Serena Sorrentino

Urge, allora, fare chiarezza e avere riscontri rapidi e certi. «Per questo – annunciano Calabrone e Guido - il prossimo 5 giugno, a partire dalle ore 9.00, un corteo si snoderà per le vie di Cosenza e da Piazza Zumbini arriverà fino alla sede dell’Azienda Sanitaria in Viale Alimena, dove la Segretaria Generale della Funzione Pubblica CGIL Serena Sorrentino concluderà la manifestazione volta a sostenere con forza il bisogno di buona sanità che si leva dai nostri territori e che non può essere ulteriormente disatteso».