Le nuove disposizioni non convincono gli imprenditori che temono un altro lockdown proprio nel periodo natalizio: «Le partite Iva sono in ginocchio»
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Il nuovo Dpcm del Governo non soddisfa e non convince gli imprenditori. In particolare, ristoratori e baristi che secondo le nuove disposizioni contenute nel decreto potranno servire al bancone sino alle ore 18, mentre con servizio ai tavoli sino alla mezzanotte. Nelle nuove disposizioni è stata fissata per le 5 del mattino l’apertura dei locali, orario che nelle precedenti disposizioni non era stata specificato. Nei giorni scorsi, infatti, un imprenditore del quartiere marinaro di Catanzaro, Aldo Manoiero, avendo un bar aperto h24, ha chiuso alla mezzanotte e riaperto dopo 15 minuti. Ora però non potrà più farlo.
«Si tratta di un decreto che generalizza tutto. Il mio locale – ha spiegato Manoiero – non fa movida, io sono caffetteria e cornetteria e la notte non faccio altro che servire caffè a pescatori, netturbini e forze dell’ordine che iniziano il turno in quelle ore».
Perdita posti di lavoro
«Prima del covid avevo dieci unità lavorative – ha spiegato l’imprenditore - durante il lockdown si sono ridotte a sette. In questi giorni ho chiuso una delle quattro attività che ho ed ora i lavoratori sono passati a quattro. Se continuiamo così sarò costretto a licenziarne altri due».
Periodo natalizio a rischio
Anche altri imprenditori del settore della ristorazione hanno mostrato le loro perplessità sul nuovo decreto, ma la paura è che dopo i tanti sacrifici fatti si possa andare incontro ad un altro lockdown proprio nel periodo natalizio, togliendo così quella boccata d’ossigeno che i commercianti attendono da mesi.
«Siamo disposti a seguire le disposizioni – ha detto Antonio Alfieri, titolare di alcuni locali del quartiere marinaro di Catanzaro -, ma ci auguriamo di non trovarci, dopo questi sacrifici, al 13 novembre con un dpcm ancora più restrittivo e che penalizzerà il periodo natalizio che, come tutti sanno, per tutte le attività commerciali è un periodo fiorente. Le partite Iva sono in ginocchio. Ci siamo rialzati dopo 3 mesi di lockdown. Ritrovarsi nuovamente in quella situazione sarebbe una barzelletta».