La Sacal ancora sotto la lente di ingrandimento delle forze dell’ordine. La Guardia di Finanza e la Polizia di Stato si sono recati nuovamente negli uffici della società aeroportuale lametina con lo scopo di individuare altro materiale utile all’inchiesta in corso.


Un’inchiesta non da poco che verte sulle accuse di  associazione a delinquere, abuso d'ufficio, turbativa d'asta e turbata libertà di scelta del contraente. Ma non solo. Nell’occhio del ciclone ci sarebbero anche alcune assunzioni. Il blitz delle fiamme gialle era scattato qualche settimana fa dopo il ritrovamento fortuito da parte di alcuni tecnici di cimici inserite nei condizionatori. Una circostanza che aveva costretto la magistratura ad accelerare i tempi.


Tra gli indagati, undici in tutto, anche lo stesso presidente della Sacal Massimo Colosimo, il direttore generale Pierluigi Mancuso e Giampaolo Bevilacqua, ex vicepresidente del cda  e già condannato per associazione mafiosa dal Tribunale di Lamezia.


Pochi giorni fa la riunione del cda da cui ci aspettava venissero fuori le dimissioni di Colosimo, mentre, al contrario gli amministratori gli hanno confermato piena fiducia prendendo invece in mano l’ipotesi di annullare il consiglio.