VIDEO | Questa mattina avevano chiesto di essere ascoltati dal dirigente del dipartimento tutela della salute della Regione Calabria Antonio Belcastro ma hanno incassato una ennesima delusione
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«L’ospedale di Lamezia Terme è stato penalizzato ancora una volta e noi precari siamo stati gli unici dell’Asp di Catanzaro a non essere stati considerati nella proroga dei contratti a fine giugno e ad oggi a non aver avuto nessuna risposta sul perché – afferma Elena Pulice precaria Asp Catanzaro -. Il commissario Saverio Cotticelli in un documento aveva garantito il rinnovo dei contratti per tutti i precari. Così non è stato». Non riescono ad avere riposte i 29 precari, tra infermieri, oss e tecnici del centro trasfusionale, dell’Asp di Catanzaro operanti nell’area di Lamezia Terme dopo il mancato rinnovo contrattuale per mancanza di fondi, ha fatto sapere il direttore generale Facente funzioni Amalia De Luca. Questa mattina l’ennesimo tentativo. I lavoratori insieme ai rappresentanti sindacali hanno raggiunto la cittadella regionale a Catanzaro chiedendo di essere ricevuti dal dirigente del dipartimento tutela della salute della Regione Calabria Antonio Belcastro ma l’incontro non c’è stato.
«Vogliamo risposte»
«Ancora una volta dalla direzione generale non viene nessun tipo di aiuto nei confronti della loro azienda che è anche la nostra – commenta Fabio Bruschi sindacato Nursing Up -. Dobbiamo collaborare tutti affinchè all’interno dei nostri presidi il personale possa ruotare con un pieno in organico di tutte le postazioni vuote che ci sono». Dal canto suo il commissario alla sanità Saverio Cotticelli ha fatto sapere di voler attendere il Tavolo Adduce del prossimo 18 luglio ma i precari non hanno nessuna intenzione di aspettare. «Noi non abbiamo intenzione di aspettare, vogliamo avere risposte al più preso – asserisce Elena Pulice – a costo di venire ogni giorno in Regione oppure di andare ogni giorno in direzione generale a Catanzaro». E’ Domenico Pafumi della Uil Fpl a lanciare infine un accorato appello: «Caro Oliverio, caro direttore De Luca, mettetevi una mano sulla coscienza e pensate che non ci sono 29 precari ma 29 famiglie che rischiano vanno in mezzo a una strada».
A dimostrarsi interessato alla vicenda dei precari è stato, in tarda mattinata, il delegato alla sanità della Regione Calabria Franco Pacenza che ha dato loro appuntamento a domani per fare il punto della situazione e trovare una soluzione al problema alla presenza del commissario Saverio Cotticelli e del dirigente del dipartimento tutela della salute Antonio Belcastro.