Rincari del 45,4% rispetto all'anno precedente che hanno riguardato tutte le strutture sanitarie ad eccezione di una. La Calabria non è comunque tra le regioni messe peggio: ecco l'analisi di Agenas (ASCOLTA L'AUDIO)
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Nel 2022 le bollette di Asp e ospedali calabresi sono costate 17 milioni di euro in più rispetto all’anno precedente. Il caro energia, a partire soprattutto dall’impennata in seguito allo scoppio della guerra in Ucraina, ha rappresentato una vera e propria stangata oltre che per famiglie e imprese anche per le strutture sanitarie di tutta Italia. È la fotografia scattata da Agenas (Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali), che ha effettuato un’analisi sull’andamento dei costi energetici nelle Aziende sanitarie pubbliche, confrontando i dati 2022 e 2021. In particolare sono state prese in considerazione le spese di riscaldamento, le utenze elettriche e altre spese inerenti sempre agli aspetti energetici.
I rincari in Asp e ospedali calabresi
L'incremento percentuale in Calabria è stato del 45,4%: se nel 2021 per luce e riscaldamento nelle strutture sanitarie pubbliche sono stati sborsati 37.558.425 euro, nell'anno successivo i costi sono lievitati fino a raggiungere i 54.597.270 euro. Aumenti che hanno riguardato tutte le aziende, ad eccezione di una - il Mater Domini di Catanzaro - che è l'unica in controtendenza in Calabria e ha registrato addirittura un calo delle spese (-22,8%).
L'Asp di Vibo Valentia conta l’aumento percentuale maggiore: ben il 124,2% in più. Segue l’Asp di Cosenza con + 90,7%, mentre tutte le altre aziende sanitarie e ospedaliere risultano aver avuto rincari decisamente più contenuti e al di sotto del +50%. In valori assoluti invece, le aziende che registrano un maggiore incremento legato ai costi energetici sono l’Asp di Cosenza (aumento di 7.307.624 euro) e l’Asp di Catanzaro (aumento di 2.274.310 euro).
Peggio in altre regioni
La Calabria comunque non è tra le regioni messe peggio, secondo Agenas, con il suo +45,4%. Il caro energia ha rappresentato un vero e proprio salasso soprattutto per Abruzzo (+163%), Toscana (+144,8%) ed Emilia Romagna (+134,7%). A livello nazionale nel 2022 per luce e riscaldamenti sono stati spesi ben 3,2 miliardi di euro, con un incremento del 79% rispetto al 2021 e del 92,9% rispetto al 2019 (livello pre-pandemico). L’aumento medio pro capite tra il 2022 e il 2021 è calcolato in 23,98 euro. In Calabria quest'ultima cifra scende a 9,18 euro a testa.