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"Noi lavoratori portuali licenziati non vogliamo assistenzialismo ma vogliamo lavorare". E' quanto si legge in una nota diramata da Daniele Caratozzolo, dirigente del sul e già componente del Comitato portuale, il quale fa parte del gruppo di 377 portuali di Gioia Tauro che hanno perso il posto.
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"Vogliamo la certezza del salario, puntuale e tutti i mesi. - prosegue la nota - Vogliamo che la retribuzione giornaliera comprenda tutte le voci compresa la flessibilità. Vogliamo che i richiami giornalieri siano equamente distribuiti tra tutti i lavoratori. Vogliamo che l'azienda non discrimini per le assunzioni a tempo indeterminato . Vogliamo la certezza sui tempi per la realizzazione delle opere dove dovremo essere ricollocati. Vogliamo essere formati per tutte le mansioni portuali Vogliamo che mct investa e porti i volumi, e dopo averci licenziati con un accordo discriminante". Caratozzolo conclude lanciando una convocazione per lunedi alla 9.00 davanti alla sede dell'Autorità portuale.