Il Comune non ha alcuna competenza in materia di localizzazione degli impianti fotovoltaici. Si è conclusa con una pronuncia avversa al Municipio di Borgia la battaglia legale innescata sull'installazione di un mini impianto eolico nel territorio comunale.

L'impugnativa

Agostino Mauro, aveva infatti impugnato al Tar il provvedimento inibitorio opposto dall'amministrazione comunale attraverso cui si vietava l'avvio del progetto sul presupposto del contrasto tra l'intervento e la destinazione agricola della zona. In particolare, il Comune aveva evidenziato la violazione di alcune prescrizioni contenute nel regolamento comunale per la realizzazione nel territorio rurale di impianti per la produzione di energia elettrica alimentata da fonti rinnovabili approvato dal Consiglio Comunale nel maggio del 2015 che esclude l’utilizzabilità per l’installazione di impianti fotovoltaici delle zone "aventi un distinguibile valore agricolo" in quanto oggetto di "colture agrarie ed arboree pluriennali o di pregio, quali vigneti, uliveti, colture biologiche regolarmente riconosciute".

 

La pronuncia 

La prima sezione del Tribunale amministrativo della Calabria ha accolto il ricorso proposto dalla ditta Mauro annullando il provvedimento inibitorio emanato dall'amministrazione comunale. "Il potere regolamentare di cui si è appropriato il Comune resistente non trova alcun fondamento né nella legge Statale né in quella regionale" annotano i giudici amministrativi. "Solo alla Regione - ma con il rispetto delle linee guida nazionali e dei principi fondamentali enucleabili dalla normativa di derivazione europea - è riconosciuto il potere di determinare, in via generale ed astratta, le zone ritenute inidonee alla installazione di impianti da energia eolica".

 

Luana Costa