Erano stati destinati 100 milioni di euro. L’ex presidente della Regione: «Anche i rilievi su ritardi da parte del Comune nella utilizzazione delle risorse non giustificano comunque una iniziativa così grave e tranciante»
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«Inaccettabile la revoca dei fondi per la metro a Reggio Calabria». Lo afferma in una nota stampa l’ex presidente della Regione, Mario Oliverio: «Apprendo dalla stampa – specifica - della revoca da parte della Regione di un finanziamento di 100 milioni di euro già destinati alla città per un moderno sistema di mobilità attraverso la realizzazione di una Metropolitana di superficie. Si tratta di un finanziamento da noi destinato attraverso una convenzione da me sottoscritta con il sindaco Giuseppe Falcomatà nel 2017 con il chiaro obiettivo di realizzare anche per Reggio un sistema di mobilità innovativo ed efficiente, capace di collegare in tempi rapidi i quartieri e le strutture con funzioni importanti (sedi di Comune e Regione, Tribunale, Ospedale, etc.) con i nodi di interscambio (stazione ferroviaria, aeroporto, porto, etc.), le periferie ed il centro cittadino».
Nel dettaglio: «Abbiamo deciso di destinare queste risorse perché la più grande città della Calabria meritava e merita di affrontare uno dei nodi decisivi per la sua crescita e per la riorganizzazione di un sistema urbano rispondente ad una migliore qualità della vita, decongestionato nel traffico delle automobili che costituiscono un serio fattore di inquinamento. La revoca di detto finanziamento – rimarca - è assolutamente non condivisibile. Anche i rilievi su ritardi da parte del Comune nella utilizzazione di dette risorse - osserva - non giustificano comunque una iniziativa così grave e tranciante che avrebbe come unica conseguenza quella di penalizzare la città ed i cittadini di Reggio Calabria».
Tanto più, dice Oliverio, «in un momento come questo nel quale a seguito della pandemia sono stati assunti provvedimenti a livello europeo come il Recovery Plan, il taglio di risorse importanti (cento milioni di euro non sono somme irrilevanti!) alla più grande città della Calabria non è permesso. Mi auguro – evidenzia l’ex governatore - che non prevalgano miopi e meschini calcoli politici che non sarebbero comunque giustificabili, tanto più lo sarebbero in una fase come quella che stiamo vivendo segnata dalla pandemia e dalle drammatiche implicazioni economiche e sociali che ha determinato».
«Mi permetto di osservare - continua - che la strada da seguire sarebbe piuttosto quella di decidere una forma di coordinamento e di confronto permanente tra Regione e Comune per rimuovere ogni ostacolo, a partire dagli intoppi burocratici che spesso ritardano la realizzazione delle opere (sulla scia di quanto ha annunciato di voler fare il Governo Draghi a livello nazionale), accelerare le procedure e monitorare, accompagnandolo, il percorso di realizzazione di questo grande investimento che costituirà un concreto e robusto salto di qualità della città di Reggio Calabria in direzione di standard europei nella mobilità».