«Sono orgoglioso di aver ricevuto la medaglia d'oro del Brutium e lo sono ancora di più dopo ver letto alla motivazione per cui mi è stata conferita e cioè quella di aver fatto diventare l'USPI un punto di riferimento sempre è più grande per gli editori mi fa piacere perché premia il nostro lavoro».

 

 Così Francesco Saverio Vetere segretario generale Uspi Editoria (Unione Stampa Periodica Italiana). «Ci sono alcune innovazioni che ha portato l'Uspi - continua Vetere- non solo nelle leggi dello stato a favore degli editori ma anche nei rapporti di lavoro come il contratto nazionale giornalistico Uspi-Fnsi una pietra miliare per la tutela e la salvaguardia dell'editoria cartacea soprattutto quella medio piccola ma è un fondamento per lo sviluppo dell'editoria digitale. Stanno crescendo migliaia di giornali digitali che via via sostituiscono quelli cartacei perché hanno delle caratteristiche più complete. La firma del contratto di lavoro giornalistico FNSI-USPI è un fatto storico per l’editoria italiana. Nel settore della carta stampata esisteva un solo contratto giornalistico dal 1911. Questo contratto, attraverso continue modifiche e sviluppi, era diventato il contratto di riferimento della stampa quotidiana, in particolare della “Grande stampa”. Presentava, e presenta ancora, una struttura normativa e economica incompatibile con gli editori medi e piccoli. L’unicità del contratto ha prodotto il risultato di una crescita insufficiente della stampa periodica d’informazione locale, dell’informazione di nicchia e della stampa no profit. Per non parlare dell’editoria digitale, nata negli ultimi 20 anni, che presenta caratteristiche diverse tra il suo impatto, l’importanza sociale e la dimensione economica, ancora assai ridotta».

 

«Abbiamo sempre pensato che fosse necessario, indispensabile, permettere alle piccole testate e ai giornali digitali di assumere il personale qualificato, cosa impossibile finora, a costi tollerabili ma salvaguardando i diritti dei giornalisti. Una delle importanti novità è il riconoscimento come lavoro giornalistico di una serie di figure professionali che si sono sviluppate nelle piattaforme digitali e multimediali.  Un'altra cosa che abbiamo fatto è che ci pone al centro del settore editoriale in Italia è la convenzione con Aon e Aig per la polizza RC professionale editori. Prima l'editore nella sua attività subiva delle querele temerarie ed azioni di intimidazioni ad opera di gruppi o singoli nei confronti della libertà di stampa, e il settore non aveva alcun tipo di copertura, l'Uspi ha creato una copertura assicurativa per poter permettere di esercitare veramente la libertà di stampa senza aver paura di essere chiamati a risarcimenti milionari che a volte sono anche ingiustificati. Sono due cose fondamentali che abbiamo fatto per il Paese in questo periodo - conclude Vetere-  ma spero che altre ce ne saranno perché abbiamo chiuso adesso alla seconda fase degli stati generali dell'editoria e stiamo sollecitando il governo a prendere delle misure importanti per il sostegno editoriale».