Questo week-end fa ben sperare: è iniziato all'insegna di spiagge affollate, sentieri di montagna pieni di escursionisti, b&b e case in affitto prese d'assalto da vacanzieri di prossimità e prime prenotazioni stagionali
Tutti gli articoli di Economia e lavoro
PHOTO
Il condizionale è d'obbligo, anche in via scaramantica, ma dopo la magra di queste prime settimane di luglio il week end iniziato oggi potrebbe essere considerato il primo vero momento di ripartenza per il turismo in Calabria.
Al mare
Sullo Jonio le coste brulicano di turisti, non solo locali, ma anche delle prime famiglie di vacanzieri che si sono riversati dalle regioni vicine (Puglia e Campania) e anche dal nord Italia sulle spiagge assolate di Rocca Imperiale, Trebisacce, Roseto Capo Spulico e Villapiana premiate dalla Bandiera Blu 2020, ma anche sulle consolidate realtà marinare di Marina di Sibari e Amendolara.
Tutti in spiaggia convivendo con il rispetto delle regole anti covid e la voglia di ripartenza che accomuna bagnanti e imprenditori del turismo e dell'accoglienza che, in questo primo week end, hanno notato una impennata dell'affluenza e della ricerca di sistemazioni per le vacanze. Emilia Seminara, responsabile della ricezione clienti all'Eden Beach di Marina di Sibari, conferma che «quella di oggi è la prima giornata in cui registriamo una maggiore affluenza di turisti campani e pugliesi».
I lidi hanno dovuto lavorare per mettere in sicurezza gli spazi ed attuare la «nuova normativa che prevede misure importanti come la registrazione quotidiana dei bagnanti».
Mantenere il registro presenze in periodo di grande affluenza non è semplice ma, a parte qualche cliente meno disponibile al rispetto delle regole, gli altri si adeguano e accettano di buon grado attività che vanno a beneficio della sicurezza di tutti. «Sanifichiamo gli ombrelloni tutte le mattine per gli stagionali, mentre per i clienti giornalieri o quelli che restano anche mezza giornata provvediamo alla sanificazione dei lettini utilizzati ad ogni cambio clienti».
Impennata di turisti a pochi chilometri più a nord, direzione Trebisacce. La perla dello Jonio premiata dalla Bandiera Blu - «che di sicuro rappresenta un valore aggiunto nella scelta dei luoghi vacanza» - ha visto in questi giorni il raddoppio delle presenze turistiche rispetto allo stesso periodo dello scorso anno.
Lo conferma Domenico Pinelli, assessore al commercio, che parla di un vero e proprio assalto alla case vacanza e ai b&b che oggi «rappresentano la formula turistica più privilegiata per evitare assembramenti negli alberghi» da parte di chi ha ancora paura del Coronavirus. Nel comune costiero tantissimi operatori hanno avuto richieste di prenotazioni che «ci fanno ben sperare per la ripresa di un turismo che sembra essere tornato alla formula familiare come nel passato».
Sul Pollino
Bene anche sul Pollino, dove la natura e la presenza di borghi accoglienti da qualche settimana sembra aver rimesso in moto la macchina delle prenotazioni per gli sport outdoor. Sul Lao, uno dei fiumi navigabili più affascinanti d'Europa, la Lao Rafting coordinata da Andrea D'Onofrio registra prenotazioni anche durante la settimana per vivere l'esperienza della discesa in gommone tra adrenalina e natura.
«Ci siamo preparati - spiega - con un protocollo di sicurezza per le nostre guide esperte, che accompagnano in gommone i turisti, e i clienti. Registriamo una presenza di famiglie, coppie, amici che scelgono di abbandonare la paura del lockdown e concedersi qualche ora di svago nelle splendide acque del nostro fiume e in pieno contatto con la natura».
Sanificazione dei mezzi per il trasporto ed il recupero dei turisti, mascherina per la guida che coordina la discesa in fiume ed altre piccole accortezze sono la garanzia che tutto si può vivere in sicurezza, godendosi la natura del Parco nazionale più grande d'Italia inserito nel contesto internazionale dei Geoparchi Unesco.
Di una «ripartenza, finalmente» parla anche Gaetano Sangineti, presidente delle Guide Ufficiali del Parco Nazionale del Pollino. «La nostra attività è ripartita da qualche settimana e stiamo avendo un buon seguito» - racconta mentre si trova sul Pollino con un gruppo di escursionisti e lo raggiungiamo telefonicamente per un'intervista - «Non è del tutto facile far rispettare ai turisti il rispetto delle regole ma ce la mettiamo tutta e registriamo questa voglia, nelle persone, di ritrovare se stessi, riconciliarsi con la natura e rilassarsi».
Il consiglio dato a tutti è quello di «affidarsi a professionisti seri e preparati» di non avventurarsi se non si conosce il territorio e «prepararsi per affrontare la montagna che non va mai sottovalutata». Un altro metro di misura per capire che il motore del turismo è in piena corsa è la questione prenotazioni delle strutture ricettive. Da qualche settimana a Civita, paese simbolo dell'accoglienza diffusa, molti operatori registrano numerose presenze e la voglia di conoscere il territorio e la gastronomia tipica del mondo arbereshe. Un mix che conquista da sempre e rende il viaggio una vera esperienza di incontro con un'areale unico.