Nel maxiemendamento in discussione al Senato c’è anche il futuro di 4.500 precari calabresi in lotta da settimane
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Se non sarà stabilizzazione, sarà almeno proroga dei contratti per 10 mesi, da gennaio al 31 ottobre 2019.
La vertenza che coinvolge gli Lsu-Lpu calabresi è sull’ultimo miglio prima del traguardo. Entro l’alba di oggi, a due giorni dal Natale, il Senato dovrebbe approvare a colpi di fiducia il maxiemendamento alla Legge di Bilancio, nel quale sono confluite le norme e gli stanziamenti (50milioni di euro che vanno ad aggiungersi ai 38 regionali) che consentiranno il rinnovo dei contratti per 4.500 lavoratori impegnati principalmente nei Comuni.
Poi la manovra dovrà tornare alla Camera per il varo definitivo in calendario il 29 dicembre. Se questo non dovesse accadere, se cioè il Parlamento non riuscisse a licenziare entro la fine dell’anno quella che un tempo si chiamava Finanziaria, arriverebbe l’esercizio provvisorio e, con tutta probabilità, cadrebbe anche il governo. Molto difficile, dunque, che l’autolesionismo mostrato dalla maggioranza in queste ultime settimane arrivi a tanto.
Con riguardo alla vicenda Lsu-Lpu, che il dado sia tratto lo dice il senatore Cinquestelle Giuseppe Auddino, che insieme all’altro parlamentare calabrese del Movimento, il deputato Riccardo Tucci, si è fatto carico di coordinare la stesura del testo poi inserito nel maximendamento in discussione in queste ore.
«È il frutto del costante confronto di queste ultime settimane con il Ministero del Lavoro e con quello della Funzione Pubblica - spiega in una nota Adduino -. Gli ex Lsu-Lpu contrattualizzati a tempo determinato e quelli ancora attivi, potranno essere assunti presso gli Enti, previo superamento di una prova di idoneità in relazione all'esperienza effettivamente maturata, per le categorie A e B, e previo superamento di procedure concorsuali riservate, per le categorie superiori C e D. Per la Regione Calabria le risorse destinate alla stabilizzazione ammontano a 86 milioni di euro».
Le modifiche prevedono anche la possibilità di assumere i precari provenienti dal bacino Lsu e Lpu pubbliche amministrazioni diverse da quelli nei quali hanno prestato la propria opera sino ad oggi, «ubicate nella medesima provincia o in una provincia limitrofa, grazie all'inserimento della mobilità territoriale, prevista dall'emendamento».
Fin qui le stabilizzazioni, che però nel corso del prossimo anno non dovrebbero essere possibili, visto che la manovra - salvo deroghe che al momento non si conoscono - prevede esplicitamente il blocco delle assunzioni nella Pa fino al 15 novembre 2019.
Ma ora, ciò che più interessa ai lavoratori coinvolti è il rinnovo dei contratti in scadenza il 31 dicembre.
«Nelle more del completamento delle procedure di assunzione a tempo indeterminato - assicura il senatore -, gli enti potranno prorogare le convenzioni ed i contratti a tempo determinato fino al 31 ottobre 2019, utilizzando il fondo per l'occupazione con lo stanziamento per i lavoratori socialmente utili pari a 50 milioni».
Insomma, si prospetta un Natale più sereno per gli ex Lsu e Lpu calabresi, che però, c’è da scommetterci, aspetteranno di firmare i nuovi contratti prima di stappare lo spumante e festeggiare così un nuovo anno di lavoro sicuro.