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Un’occasione per fare chiarezza su una questione che riguarda migliaia di lavoratori e un appello ai Comuni, affinché utilizzino gli strumenti messi a loro disposizione per regolarizzare la posizione dei lavoratori socialmente utili e di pubblica utilità. La parlamentare del Pd Enza Bruno Bossio interviene a calmare gli animi di sindaci e segretari comunali che continuano a dimostrarsi scettici sulla regolarizzazione dei lavoratori Lsu ed Lpu. Circa 4.800, impiegati negli enti calabresi, che da anni attendono di uscire dal sommerso per diventare a tutti gli effetti impiegati della pubblica amministrazione.
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Nessun pericolo di dolo né colpa per i Comuni
«La Regione – spiega Enza Bruno Bossio – sta compiendo, fin dal suo insediamento, un passaggio dalla sussidiarietà alla contrattualizzazione». Le risorse stanziate dal Governo, incluse nella Legge di Stabilità in vigore dal primo gennaio 2018, saranno infatti vincolate e quindi non spendibili per altri capitoli di spesa. Un modo per “blindare” la posizione dei lavoratori, con la costruzione di un percorso dedicato in grado di accompagnare gli enti locali nel processo di regolarizzazione dei dipendenti. Lsu ed Lpu, reduci dalla terza proroga annuale, potranno così passare finalmente nel bacino dei lavoratori effettivi. Secondo la deputata democrat, non ci sarebbe inoltre nessun pericolo, per i Comuni, di incorrere in cause e contenziosi, dal momento che è la legge stessa a fornire i margini di manovra, richiedendo che vengano al più presto regolarizzate le posizioni pendenti.