VIDEO | Dal capoluogo si punta ad un confronto con il governo centrale che tenga conto delle proposte delle parti sociali
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Dall’emergenza sanità al lavoro, tanti i temi al centro dell’assemblea generale della Cgil Area Vasta Catanzaro, Crotone, Vibo Valentia che dalla città capoluogo apre una discussione volta al confronto con il governo centrale affinchè si tenga conto delle proposte delle forze sociali. «Noi teniamo questa assemblea in un momento particolarmente impegnativo per il confronto che si è aperto a livello nazionale tra Governo e parti sociali – ha affermato Raffaele Mammoliti, segretario generale Cgil Area Vasta Cz, Kr, VV, affiancato da Elsa Bonazza e Rinaldo Tedesco -. Speriamo che possa portare a risultati positivi anche perché in questi anni i governi hanno assunto dei provvedimenti sia di politiche economiche sia di politiche sociali che non hanno affatto tenuto conto delle azioni rivendicative e delle proposte delle forze sociali. Oggi cambia lo scenario e quindi vogliamo ragionare su una serie di aspetti: il cuneo fiscale, le pensioni , le risorse e gli investimenti. In questi ani purtroppo la condizione delle classi lavorative è peggiorata – ha aggiunto Mammoliti - a causa di una serie di provvedimenti che sono stati assunti. Penso alla questione dello sblocca cantieri, alla questione degli appalti, alle clausole sociali che non sono state garantite. Quindi oggi vogliamo aprire questa nuova stagione con una interlocuzione con tutti gli attori responsabili affinchè i provvedimenti, le risorse che sono disponibili, possono migliorare gli indicatori che ci fanno avere il pil pro capite più basso di tutte le regioni d’Italia».
Una proposta di legge inclusiva
In tale direzione la Cgil area vasta sollecita l’approvazione della legge di iniziativa popolare già presentata in Parlamento, che prevede diritti universali, che mette al centro le persone e i loro bisogni, a prescindere dal luogo di lavoro e dall’applicazione contrattuale. Per tanti anni, secondo Nino Baseotto della segreteria nazionale Cgil, il tratto distintivo è stato quello dell’esclusione, con dati sulla povertà e sulla disoccupazione preoccupanti. «Noi vorremmo invertire questa tendenza all’esclusione partendo da quello che dobbiamo e sappiamo fare meglio: la contrattazione che deve essere inclusiva – ha chiarito Baseotto -, deve ricomprendere anche coloro che fino a qui sono stati ai margini, coloro che sono stati esclusi. Bisogna partire da quei luoghi di lavoro dove ci sono migliaia di lavoratori che magari fanno lo stesso mestiere ma hanno contrati diversi e condizioni di lavoro diverse. Noi siamo per unificare. A parità di lavoro ci devono essere parità di diritti, parità di salario e parità di opportunità. Questa è una assemblea importante, le stiamo facendo in tutte le 118 camere del lavoro d’Italia. Le stiamo facendo perché vogliamo dare una svolta alla nostra iniziativa».
La manovra
In merito poi al rapporto con il Governo, il segretario nazionale ha chiarito: «Gli impegni presi con noi dal Governo sono per alcuni versi importanti . Non dobbiamo dimenticare che da oltre 20 anni, quando c’è una manovra economica, e cioè ogni anno, viene tolto qualcosa a lavoratori e pensionati. Gli impegni presi da questo Governo dicono che non dovrebbe essere tolto niente, anzi dovrebbe essere dato qualcosa. Da questo punto di vista – ha aggiunto - potremmo essere abbastanza soddisfatti. Sicuramente è cambiato il metodo e non vengono ignorate le parti sociali. Credo che dobbiamo risalire ai tempi del governo Ciampi per trovare un altro governo che ha convocato Cgil Cisl e Uil prima di andare a fare la manovra. Questo è un fatto positivo. Ci sono alcune cose che consideriamo insufficienti o assenti, ad esempio c’è troppo poco per la condizione dei pensionati. Ma vedremo cosa succederà nel dialogo parlamentare e poi daremo il nostro giudizio e in ragione di quel giudizio si decideranno le cose da fare». Nel corso dei lavori è intervenuto anche il segretario generale Cgil Calabria Angelo Sposato.