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La sicurezza sul lavoro: è questo il tema scelto da Cgil, Cisl e Uil per la festa dei lavoratori, organizzata come di consueto alla Montagnella di Carfizzi, nel crotonese, che quest'anno compie i 100 anni dal primo festeggiamento del Primo Maggio da parte dei braccianti agricoli. Oltre ai rappresentanti territoriali delle sigle, sono intervenuti i segretari regionali Angelo Sposato, Santo Biondo e Paolo Tramonti, Maurizio Landini della Cgil nazionale, il neo segretario della Cisl nazionale Luigi Sbarra, il segretario nazionale della Feneal Uil Fabrizio Pascucci, e il presidente della Regione Mario Oliverio. Presenti i sindaci della provincia crotonese e vari esponenti istituzionali.
La celebrazione è iniziata con il saluto al momento dei martiri di Melissa, per poi ritrovarsi nella piazza di Carfizzi da dove è partito il corteo numeroso, sfociato alla Montagnella; durante la giornata ci si è soffermati anche sugli incidenti che capitano sui luoghi di lavoro: uno tra gli ultimi quello accaduto sul cantiere del lungomare di Crotone, nel quale purtroppo hanno trovato la morte due operai, Pino Greco e Dragos Petru Chiriac, e un terzo ferito gravemente, Mario De Meco.
«Oggi manca il lavoro – ha dichiarato Maurizio Landini – e, quando c'è, non è detto che è sicuro, anzi si continua a morire sul lavoro in modo drammatico. Negli ultimi dieci anni sono 13mila le persone morte sul lavoro, nei primi quattro mesi dell'anno sono già più di 200; anche qui a Crotone è avvenuto qualche settimana fa un grave incidente dove due persone hanno perso la vita. E si continua a morire per insicurezza, non curanza, perchè la cultura della sicurezza e della prevenzione non c'è. Credo che questo sia un tema da mettere al centro poiché questo richiama anche la qualità del lavoro e dello sviluppo che manca, frutto anche di leggi sbagliate che sono state fatte in questi anni».
«La nostra presenza a Carfizzi – ha dichiarato Luigi Sbarra – è un grande segnale di attenzione del sindacalismo confederale italiano verso questa nostra realtà. Siamo in luoghi molto simbolici con una storia fortissima alle spalle, come le lotte contadine. C'è un collegamento tra quello che accadeva ieri e quello che accade oggi: si muore di lavoro, tanti sono gli infortuni e le malattie professionali. Ecco perchè dobbiamo coniugare questa doppia battaglia per la sicurezza e la salute sui posti di lavoro, e per contrastare questo oceano di disoccupazione che sta dilagando».
«Abbiamo questo fenomeno degli infortuni sui luoghi di lavoro – ha dichiarato Fabrizio Pascucci – su cui non possiamo assolutamente derogare. Abbiamo più di mille morti ogni anno e gli infortuni sono in crescita: questo significa che nell'edilizia, come in altri settori, ci sono più morti bianche e più incidenti sul lavoro. Qui vorremmo marcare un inizio perchè l'inefficacia delle leggi è un problema che dovremmo porre al nuovo governo».
«Il tema della sicurezza – ha dichiarato Santo Biondo – è l'elemento fondamentale sul quale il prossimo governo, e ci auguriamo che le forze politiche siano in grado di dare un governo al Paese, deve porre come fatto prioritario dell'agenda politica. Questa è anche un'occasione per rilanciare il tema del lavoro che riguarda maggiormente il Mezzogiorno e la Calabria: purtroppo i dati Istat e Eurostat collocano la nostra regione ai margini per quanto riguarda l'occupazione, soprattutto la disoccupazione giovanile. C'è bisogno di interventi straordinari da parte del governo sul Mezzogiorno, perchè quelli ordinari, in questi anni, non sono riusciti a ridurre in maniera decisiva il gap tra il centro-nord e il sud del Paese».
«Sicuramente un grande partecipazione e un grande seguito – ha dichiarato Paolo Tramonti – che dimostra il consenso e la fiducia che riscuote il sindacato in Calabria. Oggi è una giornata importante, non solo dedicata al tema prioritario sulla sicurezza sui luoghi di lavoro, ma è anche l'occasione per rilanciare con forza i temi della crescita e dello sviluppo per la nostra regione. Siamo convinti che proprio oggi, da questa bella iniziativa di Carfizzi, possa partire un nuovo percorso a livello regionale: noi stiamo chiedendo da tempo un'intesa tra istituzioni, politica, sindacato, parti sociali e imprenditoria proprio sui temi della crescita e dello sviluppo».
«E' il momento di ribadire i diritti del sud, il diritto al lavoro, il diritto alla dignità – ha dichiarato Angelo Sposato – oggi festeggiamo il centenario di questa giornata del lavoro a Carfizzi, luogo simbolico, ma cerchiamo anche di dare un segnale di fiducia e speranza al popolo calabrese. Bisogna che da domani ci mettiamo tutti a lavorare perchè il lavoro in Calabria diventi l'ossessione di tutti: ecco perchè bisogna partire dal Primo Maggio e partire da quelle che sono state le conquiste per il lavoro e i diritti».
«Questo è un luogo significativo della nostra regione e del sud – ha dichiarato il governatore della Calabria Mario Oliverio – un'area del Paese dove il lavoro è il problema fondamentale, è la questione centrale, il cuore della possibilità di crescita, sviluppo e di riscatto. Quindi, essere qui è di fondamentale importanza, esserci come istituzione, essere al fianco delle grandi organizzazioni sindacali che, non a caso, hanno scelto di festeggiare qui il Primo Maggio, anche a livello nazionale».