Salvi i 450 portuali di Taranto e Gioia Tauro, già addetti agli scali di transhipment (movimentazione di container) e ora, disoccupati, in carico alle rispettive Agenzie del lavoro portuale. Per loro, l’indennità di mancato avviamento (Ima), finita a marzo scorso - perché erano terminate le risorse col decreto Milleproroghe che ha previsto l’indennità solo per il primo trimestre 2024 - prosegue per altri nove mesi sino a fine anno.

Stamattina, in commissione Bilancio del Senato, è stato approvato un emendamento al decreto legge Coesione (articolo 24 bis). L’approvazione è conseguente ad un’iniziativa parlamentare trasversale: i senatori Ignazio Zullo di FdI, Dario Damiani e Claudio Lotito di Forza Italia e Mario Turco di M5s, insieme ai deputati Dario Iaia di FdI e Vito De Palma di Fi. L’emendamento interviene con l’articolo “Disposizioni urgenti per i lavoratori portuali” ed estende il funzionamento dell’Agenzia e quindi l’erogazione dell’indennità, da 81 a 90 mesi. L’Ima equivale ad una cassa integrazione.

«Agli oneri derivanti - si afferma nell’emendamento - pari a euro 6.600.000 euro per l’anno 2024, si provvede mediante l’utilizzo dell’avanzo di amministrazione disponibile relativo all'esercizio finanziario 2023 dei bilanci dell’Autorità di sistema portuale del Mar lonio e dell’Autorità di sistema portuale dei Mari Tirreno Meridionale e Ionio».