«Questa non è una vicenda drammatica solo calabrese ma di tutto il Paese, una vergogna da cancellare al più presto». Lo ha detto Maurizio Landini, segretario nazionale della Cgil, a San Ferdinando, a margine della visita alla baraccopoli che ospita i migranti occupati in agricoltura nella Piana di Gioia Tauro.
«Occorre superare questa dimensione - ha aggiunto Landini - puntando sia sulla accoglienza abitativa diffusa ma anche su ipotesi diverse come la collocazione, sia pur provvisoria, in un campo container che superi le condizioni drammatiche e disumane nelle quali vivono gli uomini e le donne che trovano rifugio nelle baracche e nelle tende. Qui è in gioco la difesa della dignità delle persone, dei lavoratori e di un settore strategico come quello dell'agricoltura che deve puntare anche sulla qualità delle colture per rendere più competitivo il comparto».
«Penso che alle soluzioni per superare la baraccopoli - ha sostenuto ancora Landini - devono contribuire anche i datori di lavoro e le categorie delle organizzazioni agrumicole. Serve un progetto di insieme che punti a una programmazione di tre-quattro anni per superare questa emergenza. È innegabile che occorre affrontare e risolvere anche le condizioni di illegalità, di sfruttamento e di presenza mafiosa che realtà come questa emanano. Ci sono delle leggi precise come quella contro il caporalato che devono essere applicate fino in fondo. Allo stesso modo occorre anche rafforzare gli organici delle forze dell'ordine che sono impegnate nel contrasto a tutte le forme di illegalità e mafiose».