Hanno intenzione di protestare ad oltranza i lavoratori stagionali in forza nella Sacal e nella Sacal Gh. Da stamattina indossati i loro gilet gialli stazionano davanti ad una delle entrate dello scalo internazionale di Lamezia Terme affiancati dal sindacato Confintesa.

Precari anche da tredici anni, lavoratori a chiamata costretti a vivere in un’incertezza perenne, da tempo richiedono alla società dello scalo aeroportuale di essere stabilizzati. Ma nelle ultime settimane la situazione è precipitata. Ad essere ricontrattualizzati sono stati i lavoratori attinti dalle agenzie interinali mentre loro sono stati lasciati a casa.


«Non abbiamo nulla contro questi lavoratori, onesti padri di famiglia – spiega uno stagionale- ma noi siamo in questo scalo da più tempo. Abbiamo diritto ad una stabilizzazione».


«Quanto accaduto è in aperta violazione con il Contratto Collettivo Nazionale del Lavoro – dice il segretario generale di Confintesa Catanzaro Lamezia - gli stagionali avevano anche esercitato il diritto di precedenza e sono stati ignorati».


Dalla Sacal nessuna risposta. Soltanto poche settimane fa i sindacati confederali arrivarono a far saltare il tavolo vista la totale chiusura da parte dei rappresentanti della società verso la possibilità di una stabilizzazione dei lavoratori.

 

«Il muro contro muro, il silenzio assordante da parte di Sacal – spiega Giangturco – in questo momento non fa bene a nessuno. Chiediamo chiarimenti, vogliamo risposte. Non ce ne andremo da qui finché Sacal non ci ascolterà e non ci darà garanzie certe».