I Comuni non pagano il servizio di depurazione e i lavoratori dell’impianto così vedono rimanere asciutti i loro conti in banca. E’ una situazione che si trascina da tempo quella della piattaforma depurativa di Lamezia Terme gestita dalla Deca S.r.l..

 

Ora i sindacati chiedono però alla triade commissariale a capo del Comune di convocare con urgenza un incontro confronto tra loro e gli inadempienti per venire a capo della questione. Si tratta dei comuni di di Lamezia Terme, Falerna, Gizzeria, Curinga e Filadelfia.

 

Basti pensare, denunciano la Fit Cisl e Uil Trasporti, che ci sono casi come quello del Comune di Filadelfia che avrebbe versato negli ultimi due anni solo venti mila euro.

 

All’incontro è invitato anche il Corap in qualità di stazione appaltante del servizio di gestione del depuratore, nonché la Lamezia Multiservizi che per conto del Comune dovrebbe materialmente farsi carico di versare quanto dovuto dall’ente commissariato. E il condizionale è d’obbligo visto che, denunciano i sindacati, la società partecipata per l’anno appena trascorso ha versato sostanzialmente briciole, arrivando a mala pena a coprire i costi vivi di tre mesi di gestione.

 


Della questione sarebbe stata incaricata anche la Regione a cui la Deca avrebbe chiesto procedere alla nomina di commissari ad acta in sostituzione delle amministrazione comunali insolventi.