«La Leonardo Spa è seconda all’Eni per fatturato, è attiva in ambiti come la sicurezza, ma non si rende conto che la cooperativa alla quale ha affidato il servizio di portierato, e che lo ha avuto a sua volta in subappalto da SicurItalia, sta lucrando sulla pelle dei lavoratori. Lavoratori che continuano a garantire il servizio pur non percependo la cassa integrazione e portando a casa solo poche centinaia di euro al mese».

Proteste a Lamezia

Ancora un sit in di protesta a Lamezia Terme da parte dei lavoratori della Spa affiancati dalla Fisascat Cisl Calabria con il segretario regionale Fortunato Lo Papa. Nodo della questione il mancato riconoscimento di qualunque tipo di ammortizzatore sociale, mentre la cooperativa siciliana dalla quale dipendono (alla quale il servizio è stato appaltato da SicurItalia che a sua volta lo ha avuto in appalto dalla Leonardo Spa), non solo non li ha contrattualizzati secondo Ccnl, spiega Lo Papa, ma li sta costringendo a lavorare solo sei giorni al mese e ad utilizzare tutti i giorni di ferie previsti.

Le difficoltà dei lavoratori

Succede così che sotto Natale questi si ritrovino a portare a casa poche centinaia di euro al mese e che, mentre molte aziende sono ben felici di ricorrere alla cassa integrazione, la cooperativa si rifiuti e la Leonardo non intervenga. Per lo Papa, l’Ancr sta lucrando sulla pelle dei lavoratori ed «è vergognoso che una multinazionale che ha affidato il servizio ad un’altra multinazionale, non intervenga su una cooperativa con un simile atteggiamento», aggiunge il cislino.

Ancora più grave quanto sta accadendo se si pensa che l’ultima cooperativa per la quale i lavoratori lametini stavano espletando il servizio, sempre per conto della Leonardo Spa, gli deve ancora diverse mensilità.